L’ecosistema di Bear Island, l’isola più settentrionale dell’arcipelago norvegese delle Svalbar, è a rischio. L’ok del governo norvegese a Statoil per quattro nuove licenze a trivellare la zona minaccia di distruggere una delle aree più ricche e incontaminate del mondo. Per mostrarlo Greenpeace è in missione a bordo della Artic Sunrise, nota per essere stata la prima imbarcazione a circumnavigare l’isola di James Ross nell’Antartide con la volontà, anche qui, di testimoniare gli effetti del cambiamento climatico di origine antropica sull’ambiente.
Bear Island patria di cetacei e uccelli a rischio
La Bear Island è l’habitat naturale di megattere e balenottere e ospita la più grande colonia di uccelli marini dell’emisfero settentrionale. Sono presenti 126 specie, di cui 33 nidificanti, e alcune, come urie e pulcinelle di mare, sono a rischio estinzione. Nell’area c’è, poi, una forte simbiosi tra cetacei e uccelli: qui urie e gabbiani tridattili seguono i mammiferi del mare mentre si nutrono in superficie.
Meno trivellazioni: è Earth Overshoot Day
La spedizione di Greenpeace punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla finitezza delle risorse del Pianeta e sull’impatto delle azioni dell’uomo sulla natura, soprattutto nelle aree dove la fauna selvatica è a rischio estinzione. Il 2 agosto di quest’anno, per la prima volta nella storia, la Terra ha consumato le proprie risorse naturali, segnando un vero e proprio record.
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