Suolodef E1543999012531Contrastare l’inquinamento del suolo (#StopSoilPollution). E’ questo il messaggio che fa da tema portante dell’edizione 2018 della Giornata Mondiale del Suolo che ricorre oggi. Si tratta di impegno concreto e necessario per tutelare quest’importante risorsa a disposizione dell’uomo da cui dipende oltre il 95% della produzione di cibo.

Un fenomeno invisibile

Quello dell’eccessivo sfruttamento del terreno e del degrado legato alle sostanze inquinanti impiegate, è un fenomeno invisibile e su cui c’è ancora poca attenzione da parte dell’opinione pubblica. Tuttavia l’impatto sulla qualità del cibo che mangiamo, dell’acqua che beviamo e dell’aria che respiriamo è estremamente rilevante e richiede un impegno  immediato per ottenere risultati concreti.

Un terzo dei terreni a livello globale è degradato

Attualmente circa un terzo dei terreni su scala globale è degradato, si legge sul sito delle Nazioni Unite. Un dato che dà l’idea di quanto il problema sia esteso e dei rischi legati a una sua estensione. Entro il 2050 la popolazione sfiorerà i 9 miliardi, ciò fa comprendere come sia fondamentale riflettere su una modalità di sfruttamento del suolo più sostenibile e improntata all’uso razionale di risorse.

Terreni e filtraggio dei contaminanti

Tra le funzioni fondamentali dei terreni c’è la capacità di filtrare i contaminanti limitando l’impatto negativo delle sostanze inquinanti, provenienti per la maggior parte da attività umane. Ora pero’ questa funzione è messa a serio rischio dallo sfruttamento eccessivo di risorse e dall’aumento della concentrazione di sostanze tossiche per l’ecosistema, nonchè dalla comparsa di nuovi contaminanti. Il principale responsabile di questa situazione è l’uomo che promuove pratiche agricole non sostenibili, attività industriali e minerarie, e diffonde nell’ambiente rifiuti urbani non trattati. E’ necessaria l’adozione di diversi paradigmi operativi che invertano questa tendenza limitando l’unidirezionalità nello sfruttamento delle risorse. 

Il suolo nell’Agenda 2030 dell’ONU

Il trema è presente anche nell’Agenda 2030 dell’ONU, in particolare negli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2, 3, 12 e 15. Tra le raccomandazioni citate c’è infatti anche quella di favorire un’attenzione delle risorse del suolo, contrastando in particolare l’inquinamento e il degrado in relazione alla sicurezza alimentare.

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