European Business Awards: innovazione contro la crisi

EBA blackorangeNon solo profitti ma anche innovazione, etica e “mind-set”. Il prossimo martedì, Atene ospiterà la 7° edizione degli European Business Awards il concorso che dal 2007 seleziona le migliori aziende europee promuovendone la capacità di innovazione, l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità del business.

Nel 2012 gli Eba hanno coinvolto circa 17.000 imprese provenienti da 31 Paesi per un fatturato complessivo di oltre mille miliardi di euro (pari a circa l’8% del Pil dell’UE) e un totale di 2,7 milioni di occupati.
Quest’anno sono 110 le aziende ad essersi classificate nelle 10 categorie (Environmental and Corporate Sustainability, Customer Focus, Employer, International Growth Strategy, Import/Export, Rsm International Entrepreneur, Ukti Award for Innovation e i 3 premi Infosys Business), tra cui molti protagonisti del settore energetico europeo come Iberdrola, Ren – Redes Energéticas Nacionais, Dong Energy, Rtr Rete Rinnovabile, Fujitsu Semiconductor Europe.

Ora più che mai – ha dichiarato Adrian Tripp, amministratore delegato di Eba – abbiamo la necessità di capire in che modo l’economia europea fa affari con il resto del mondo e abbiamo bisogno di imprese coraggiose e intraprendenti che investano in innovazione ed eccellenza per indicare la rotta. Si tratta di un’opportunità per le aziende più brillanti d’Europa per ottenere pubblicamente il riconoscimento che meritano”.
Un pensiero condiviso anche dal commissario Ue per il commercio, Karel De Gucht, che patrocinerà l’edizione di quest’anno: “Con il futuro economico dell’Europa – ha detto – che dipende dalla forza delle nostre compagnie e industrie, ritengo che sia importante dar risalto alle migliori tra le nostre imprese, condividere la conoscenza e generare un dibattito sulla creazione di una ‘business community’ europea più forte”.

E un po’ di risalto farebbe bene anche alle imprese italiane penalizzate, a volte, da un deficit di comunicazione: “Mi sono trovato nella curiosa situazione – ci spiega Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e da quattro anni nel board della giuria per le tematiche ambientali – di conoscere a Londra (dove a sede la società che organizza gli Eba, ndr) delle eccellenze provenienti dal nostro Paese. La nostra imprenditoria vanta delle vere e proprie punte di diamante che non sa valorizzare né comunicare ed è un peccato”.

Sullo sfondo resta, comunque, la crisi economica: “La difficoltà aguzza l’ingegno – risponde Pecoraro Scanio – e le aziende che partecipano hanno mostrato negli anni una grande capacità di innovazione. Pensi al settore delle energie rinnovabili che è andato in controtendenza crescendo mentre tutti gli altri comparti dell’economia erano in recessione. L’ambiente e l’energia sostenibile hanno dimostrato di essere tra i pochi business in grado di reggere il contraccolpo: è crollata l’industria pesante mentre si è salvata quella diffusa. L’Italia ne è stata un esempio palese, nel giro di pochi anni siamo diventati leader in un settore, il fotovoltaico, eravamo solo un fanalino di coda e questo anche agli incentivi e al Conto Energia”.

Per il nostro Paese, nella lista dei campioni nazionali leggiamo nomi noti non solo del mondo dell’energia: insieme ad Acea, Enel, RTR Rete Rinnovabile e Sogin ci sono Grom, Wind Telecomunicazioni, Ing Direct Italy, Groupon Italia, Bnl-Bnp Paribas, GfK Eurisko, Deltatre, Gambero Rosso e Alenia Aermacchi.
Ma per sapere chi saranno i vincitori si dovrà attendere la cerimonia di martedì prossimo.

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Giornalista specializzata nel settore energia, attualmente all'ARERA