Enel in Cina per le smart grid

china-is-stingy-with-smart-meter-ordersEnel e State Grid Corporation of China insieme per smart grid e rinnovabili. È stato firmato oggi a Pechino un  memorandum di intesa tra il player italiano e quello asiatico per una collaborazione finalizzata allo sviluppo urbano sostenibile e lo scambio di esperienze nella generazione di energia.

Presenti e firmatari Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, e Liu Zhenya, presidente della State Grid Corporation of China. L’a.d. ha inoltre incontrato Cao Peixi, presidente della Chinese Huaneng Group, il maggior operatore cinese nel campo della produzione di energia, per estendere l’ambito dell’attuale collaborazione.  

Questo il commento del manager italiano: “L’accordo di oggi segna l’inizio di una importante partnership che riconosce il potenziale contributo di Enel attraverso la sua tecnologia ed esperienza, così come i significativi progressi compiuti da State Grid nel campo delle smart grid e dell’energia rinnovabile. Sono fiducioso che la cooperazione in corso tra Enel e le aziende leader in Cina nel settore dell’energia, come State Grid, creerà valore e opportunità per tutte le parti coinvolte”.

Per quanto riguarda la China Huaneng Group, invece, un accordo quadro di cooperazione sarà siglato entro la prima metà del 2014 e riguarderà lo sviluppo di tecnologie condivise, la carbon strategy, gli investimenti energetici e su uno scambio accademico attraverso le rispettive fondazioni di ricerca.

Come ricordato in una nota del gruppo energetico italiano, “Enel è presente in Cina dal 2004 con una serie di progetti per l’abbattimento delle emissioni dei gas ad effetto serra, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto. Il Paese asiatico gioca un ruolo centrale nella strategia del Gruppo per la riduzione delle emissioni, dal momento che in Cina Enel ha il 57% del suo portafoglio di progetti.

Secondo il World Energy Outlook 2013 pubblicato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia, “entro il 2035 la domanda di elettricità della Cina rappresenterà il 31% di quella globale e, se non verranno intraprese nuove azioni di contenimento, le emissioni del Paese asiatico diventeranno il doppio di quelle degli Stati Uniti”.

Per mitigare questo trend e favorire una transizione verso un’economia a basse emissioni, “il Governo cinese – prosegue la nota di Enel – ha introdotto nuove politiche per il sostegno e lo sviluppo di industrie a energia pulita, con ricorso alla tecnologia nucleare, al solare, all’eolico e alla biomassa. Allo stesso modo, le autorità stanno promuovendo l’utilizzo di veicoli ibridi o elettrici, misure per l’efficienza energetica e tecnologie di protezione ambientale. Altre politiche sono finalizzate a sostenere  la ricerca e l’innovazione nel campo  delle nuove tecnologie”.

Oltre al crescente consumo di energia e alla maggiore consapevolezza dei temi ambientali, un’altra grande tendenza emergente in Cina è quella della forte urbanizzazione. “Si calcola che entro il 2020, il 60% della popolazione cinese, che ammonta a 1,3 miliardi di persone, vivrà nelle città. Al fine di assorbire questa massiccia ondata migratoria, il Paese dovrà investire in reti di trasporto innovative e sostenibili e in infrastrutture urbane, in modo da assicurare che la nuova crescita della popolazione raggiunga gli obiettivi ambientali. Per questo, la pianificazione urbana è stata fissata come una delle priorità dal Governo di Pechino”.

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