Cresce la mobilità alternativa

Più GNL nelle flotte aziendali e carburanti puliti per le auto d'Europa

Mobilità FleetDue camion a GNL entreranno nella flotta dell’azienda di trasporti F.lli Benazzi, associata della rete europea delle Pmi del trasporto e della logistica ASTRE. I modelli Iveco Stralis Natural Power LNG saranno usati per le consegne dei prodotti agroalimentari, specialmente in Svizzera.

I due veicoli, spiega una nota, ridurranno le emissioni di gas inquinanti: l’NOx del 70%, il particolato del 99% e il 90% di NMHC (non-methane hydrocarbons), oltre a un taglio del 95% sulla CO2 “rispetto a un equivalente veicolo diesel”.

Lindustria agro-alimentare è da sempre particolarmente attenta alla sostenibilità della catena di approvvigionamento”, ha commentato in nota stampa Fabiano Benazzi, amministratore dell’azienda, e “proprio da questa attenzione da parte dei clienti è nata la nostra volontà di andare oltre il semplice veicolo Euro6”.

Nel 2018 la società aggiungerà altri otto camion Euro6 in sostituzione di attuali mezzi Euro5.

E le auto?

I nuovi mezzi pesanti a gas non sono l’unica testimonianza di una transizione verso combustibili più puliti. Una recente pubblicazione dell’associazione dei costruttori di auto europea Acea riporta la continua crescita a livello UE della diffusione di automobili ad alimentazione alternativa.

Nell’ultimo quadrimestre 2017, in particolare, l’Associazione rileva una domanda di veicoli a combustibili non fossili del 35,1% più alta rispetto allo stesso periodo del 2016, con 227.378 auto immatricolate a rappresentare il 6,7% delle vendite totali. L’elettrico, il settore più sotto osservazione, conta per l’1,9% del parco nella UE, con le auto a batteria (54,8%) e le ibride (43,3%) a farla da padrone, mentre le “plug-in” sono meno diffuse con il 15,9%.

Da non trascurare i veicoli a gas e propano, che hanno visto un aumento della loro presenza del 27,3% nell’ultimo quarto dell’anno scorso.

Grafico
Fonte dati Acea
Tabella
Fonte dati Acea

In Italia si è assistito a un aumento delle vendite pari al 30,7% tra il 2016 e il 2017. Ritmo inferiore a quello di Spagna (+90,8%), Germania (+76,8%) e Regno Unito (+35,6%).

Nonostante i numeri positivi, Acea parla “di una quota di mercato dei veicoli ad alimentazione alternativa che gioca ancora un ruolo minore in Europa”, il 5,7% nel 2017, di cui solo l’1,4% elettrico.

 

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