Climatizzazione, terziario e residenziale a confronto

Serieclima

A differenza del settore residenziale, dove “è feroce” la concorrenza tra una pluralità di fonti di energia per riscaldamento e raffreddamento, “negli uffici la scelta è limitata a gas e energia elettrica”. A monitorare e analizzare il settore della climatizzazione per il residenziale e il terziario è Ref-e, che ha pubblicato due report (con dati riferiti al 2013) che hanno evidenziato scenari anche molto differenti.

Nel residenziale, ad esempio, soprattutto per il segmento autonomo, “continua la forte diffusione di apparecchi a biomassa (soprattutto a pellet) e in minor misura delle pompe di calore, sia come apparecchi ausiliari, sia come apparecchi che soddisfano una quota maggioritaria del fabbisogno di riscaldamento”. Nel caso del terziario, invece, le tecnologie a biomassa “mostrano una scarsa penetrazione

Il 2013 per il residenziale ha fatto dunque registrare, in continuità con il biennio precedente, un trend di lieve ribasso delle vendite di apparecchi per la climatizzazione (-1.2%). “Fatta eccezione per gli apparecchi a biomassa, il livello delle vendite di tutti gli apparecchi resta al di sotto dei livelli pre-crisi”. Si stima così che il mercato valga circa 1,75 milioni di apparecchi.

Le tecnologie a gas dominano anche il segmento centralizzato, ma è altresì considerevole il peso degli apparecchi a gasolio, delle PDC aria-acqua e acqua-acqua, e delle sottocentrali di teleriscaldamento.

Per quanto riguarda il terziario, di contro, l’analisi rileva che l’incidenza del comparto sui consumi di energia in Italia “è aumentata del 40% negli ultimi dieci anni”. Questo settore, inoltre, ha archiviato meno del 3% dei risparmi energetici registrati nel Paese tra 2007 e 2012 (quota attesa in crescita all’8% tra 2011 e 2020).

In questo caso il monitoraggio del Ref-e si è interessato in particolare del segmento uffici. Un mercato caratterizzato “da una rapida crescita nei consumi energetici” e da un alto potenziale di efficientamento e penetrazione delle rinnovabili.

In Italia il complesso di unità immobiliari adibite a uffici è di circa 640.000. Il 70% di queste unità sono situate in edifici principalmente impiegati per scopi abitativi. Dal punto di vista tecnologico questo segmento impiega per il riscaldamento prevalentemente soluzioni alimentate a gas (54%), a energia elettrica (21%) e a gasolio (12%).

 

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