Efficienza accorciare il payback e migliorare le informazioni

certificati-bianchi-2011È possibile fare efficienza oggi e soprattutto bastano gli strumenti in campo? Ultime dal convegno FIRE.

Tra certificati bianchi, attività degli energy manager e nuove tecnologie gli strumenti ci sono e le capacità anche, ma torna come un mantra la necessità per le aziende di accorciare il pay-back. “Il problema non è tanto fare l’audit, in quanto l’Europa mette a disposizione diversi strumenti” evidenzia Giuseppe Astarita di Federchimica, “ma avere modo di procedere negli investimenti ed abbattere il ritorno dei costi”.

In questo i certificati bianchi potrebbero rappresentare un aiuto sostanziale, ma c’è enorme difficoltà, secondo Andrea Tommaselli di Assoesco, a relazionarsi con leggi retroattive e interpretazioni dei decreti che escono con troppo ritardo rispetto lo stesso decreto inficiando il lavoro di giorni. Per questo Tommaselli invoca “un tavolo aperto su efficienza e certificati bianchi” recusando uno spaesamento nel passaggio di consegne tra Autorità per l’energia elettrica il gas ed il servizio idrico e il Gse. La richiesta nasce durante la terza conferenza annuale Fire dedicata proprio agli agognati certificati, nel corso della tavola rotonda che ha coinvolto le associazioni industriali. Al richiamo si associa Fabio Santini di Federutility invitando a “non buttare quanto fatto” (riferendosi al work in progress sul decreto 2012/27 UE ndr.).

Servono anche nuove schede tecniche per effettuare una valutazione puntuale dei materiali argomento che solleva Giovanni D’Anna Federazione Confidustria Ceramica e Laterizi. Per quanto, come evidenzia Valeria Campaniello di Avvenia, la capacità delle Esco sia proprio nel colmare i deficit anche degli strumenti a disposizione elaborando solide proposte di progetto a consuntivo, indipendentemente dall’aggiornamentop delle schede.

L’obiettivo è assicurare un rapporto continuativo con il Gse e le realtà istituzionali di riferimento. Il tema è caldo e strategico in quanto influisce sulla capacità e la fiducia delle aziende di investire in attività di efficienza energetica. A questa richiesta il Gse, presente con Davide Valenzano nel contesto della giornata, risponde ricordando sia la massima disponibilità operativa ad oggi dimostrata sia rilanciando alle associazioni, la necessità di un maggiore lavoro sinergico e di razionalizzazione per favorire lo scambio di feedback tra istituzioni e soci. Valenzano conclude la sua replica sottolineando come, il lavoro del Gse ad oggi abbia portato un numero maggiore di titoli e progetti approvati rispetto al passato.

Quindi che si tratti di efficienza, reti o fonti energetiche i nodi dell’energia sono sempre gli stessi: informazione, comunicazione e sinergia tra le parti. Auspichaimo che ora oggi che ne siamo tutti consapevoli, impareremo presto anche a fare davvero sistema.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.