Horizon 2020, una sfida per l’innovazione e il comparto industriale

Novembre2015In un momento in cui le sfide per la sostenibilità coinvolgono decisioni importanti dei Paesi e richiamano il grande ruolo della ricerca, ci sembra doveroso aprire questo numero del mensile di Canaleenergia.com parlando dei nuovi bandi di Horizon 2020. Negli anni precedenti l’Italia si è saputa far valere nonostante le scarse risorse interne, i pochi addetti ai lavori e le difficoltà riscontrate nelle attese e nei meccanismi dei fondi. Disponiamo di circa la metà della forza di ricerca di Francia o Germania, ma nonostante tutto siamo arrivati quarti in Europa per ricezione di fondi.

Un punto debole che abbiamo come Sistema Paese, insito in modo fisiologico nella nostra cultura, è l’incapacità di fare sistema. Abbiamo consegnato anche più domande dei nostri “competitor” europei, penso alla Spagna, ma ce ne hanno accettate di meno, segno che sbagliamo qualcosa nel modo di redigere la documentazione. In un clima di grande competitività basta davvero mezzo punto per essere fuori dalle graduatorie. Allora cosa fare?

Apriamo questo numero con una dettagliata intervista a Enrico Mazzon, R&I Policy Officer “Clean, secure and efficient energy” Coordinator of C-Energy 2020 – The network of Energy NCPs under Horizon 2020 -, che ci spiega le mosse per capire, innanzitutto, come redigere una domanda, strumento gratuito a disposizione di tutti per conoscere potenziali aziende partner in Europa. In modo da essere sempre più preparati per una sfida che, ci piace ricordarlo nel titolo, include anche il tessuto delle piccole e medie imprese tanto centrali nel sistema economico del nostro Paese.

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.