Efficienza, per le banche l’obbligo di diagnosi è un’opportunità

AbetiUn’opportunità da cogliere per rendere più smart i consumi. Il primo step di un percorso che, incentrato sulla raccolta dei dati e sul loro monitoraggio continuo, permette di avere una visione d’insieme dell’utilizzo di energia all’interno dell’azienda. La condizione necessaria per ridurre sprechi e agire in maniera mirata sulle performance energetiche. È un bilancio positivo quello relativo all’obbligo della diagnosi energetica nel settore bancario (previsto dal Dlgs. 102/2014), un percorso che le aziende del settore hanno compiuto con il supporto del MISE e dell’ENEA e che è stato recepito come un input per raggiungere risultati sempre più performanti.

Per cercare di dare un quadro dello stato dell’arte del settore bancario in termini di efficienza Abi Lab, Centro di ricerca e innovazione dell’Associazione Bancaria Italiana, ha organizzato un workshop giovedì 19 novembre nella sua sede milanese, una giornata di dibattito in cui accanto a interventi di scenario e approfondimenti teorici sono state presentate best practice e dati contenuti in studi di settore. L’incontro è stato l’occasione per i vari operatori del settore per porre domande e avere chiarimenti alla vigilia della deadline del 5 dicembre sulle diagnosi energetiche.

Un iter, quello legato all’introduzione dell’obbligo di diagnosi energetica, che ha tenuto conto delle peculiarità del settore in modo da favorire in maniera più rapida il raggiungimento di risultati concreti. “Abbiamo fatto un percorso di lavoro con le banche, con l’ENEA, con il Ministero dello Sviluppo Economico per comprendere al meglio come adempiere alle necessità della diagnosi energetica come settore bancario. Sono state rappresentate, innanzitutto, le specificità del settore in termini di aziende del terziario multisito, questo ha portato naturalmente a calibrare anche la reportistica che potrà essere inviata a fronte delle diagnosi realizzate”, ha spiegato Romano Stasi, Segretario generale di ABI Lab. “È stata inoltre calibrata la differente impostazione dei consumi energetici che il terziario ha rispetto ad altri settori dove i consumi sono molto più concentrati in pochi siti energivori”, ha aggiunto il manager. 

A confermare il trend positivo che ha caratterizzato l’introduzione dell’obbligo di diagnosi energetica nel settore anche i dati di uno studio realizzato da ABI Lab che ha registrato un sempre maggiore interesse delle aziende del comparto verso una gestione intelligente dei consumi.  “Le banche stanno facendo diagnosi energetica e la stanno facendo bene – ha sottolineato Giorgio Recanati, senior Reaserh Analyst di ABI Lab –  vogliono fare cose serie e vogliono cercare di sfruttare al massimo l’obbligo che è emerso da questa normativa per individuare tutte le opportunità di miglioramento che possono essere riscontrate da un’analisi attenta del parco immobiliare”. Un approccio, dunque, che privilegia una visione olistica e legata a un continuo monitoraggio dei dati in modo da individuare in maniera efficace le anomalie del sistema e intervenire miratamente.

 http://youtu.be/m2zVorYcExQ

 

 

 

 

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.