Illuminazione, non solo efficienza

liuceAl Festival energia si parla di illuminazione con Federutility, ma in un’ottica nuova: non solo efficienza, anche emozione e soprattutto possibilità di innovazione tecnologica e, perché no, opportunità lavorativa per i giovani.

“Tradizionalmente abbiamo lanciato dei temi di discussione innovativi nel corso del Festival dell’Energia. Vogliamo porre in questa edizione al centro l’illuminazione pubblica sia per valutare delle linee strategiche per il comparto sia come elemento di grande complessità gestionale” apre l’incontro dedicato alla luce, il “light lunch” appunto, Massimiliano Bianco direttore generale di Federutility.

Gianluca Spitella chairman della sessione e responsabile della comunicazione di Federutility pone l’attenzione anche sulle opportunità di sviluppo e crescita delle opportunità professionali nel comparto.

Risponde Dino De Simone Finlombarda ricordando come il driver di sviluppo sia l’efficienze e, in tal senso, il rapporto tra enti locali, edilizia pubblica e illuminazione è strettissimo.

D’altronde l’illuminazione è un tema centrale nel bilancio dei costi benefici di comuni e cittadini, come ricorda Andrea Bossola Direttore Area Industriale Reti di Acea, per cui i dubbi da porsi ancora sull’efficienza energetica ed economica data dalla luce sono pochi. In America, a Los Angeles hanno sostituito tutta l’illuminazione stradale con lampade a led risparmiando il 42,5% di energia. Non c’è quindi molto altro da chiedersi su cosa sia giusto fare e quando. Anche se, ad oggi, l’unico progetto di simile portata attivo in Italia sembra essere quello del comune di Milano con l’Expo(vedi commento Paolo Manzoni A2A, di seguito). E tra le righe Bossola suggerisce un piano simile per Roma, che ancora deve essere discusso con il Comune.

C’è una sostanziale differenza tra risparmio ed efficienza. Non spengiamo le luci, illuminiamo meglio. Su questo tema si torna più volte nel corso del “light lunch”. Gianni Drisaldi presidente di Aidi evidenzia la qualità della luce e del saper illuminare, mentre Mattia Sica di Federutility ricorda come il lampione possa svolgere un ruolo polivalente nell’ottica anche di una smart city.

Ma in tutto questo dove sono le opportunità per i giovani? L’industria italiana oggi può considerarsi nel settore leader tecnologica, non solo di design e, in tal senso, sono diverse le aziende che possono rappresentare un buon terreno di prova per gli ingegneri nostrani. Le ottiche saranno il prossimo driver di innovazione per il settore, ma anche il saper arredare con la luce trasmettendo emozione e non solo tecnologia nella progettazione luminosa.  

http://www.youtube.com/watch?v=WSUeB5CvKfE

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.