Sale e antigelo per la nuova batteria di Google X Lab

storage-rinnovabiliUn sistema di stoccaggio per l’energia prodotta da rinnovabili che sfrutta sale e liquido refrigerante. A lavorarci Google X, il laboratorio di ricerca e sviluppo di Alphabet, casa madre di Google, che vuole produrre una soluzione più efficiente ed economica rispetto a quelle tradizionali basate sugli ioni di litio.

Il progetto Malta

Malta, questo il nome del progetto, come riportato da Bloomberg, assomiglia ad una centrale elettrica ed è composta da quattro vasche, due piene di sale e due di antigelo o idrocarburo liquido, collegate tramite tubi a una pompa di calore. Quando l’elettricità, di origine eolica o solare, arriva nel circuito genera due flussi d’aria, uno caldo e l’altro freddo. Il primo riscalda il sale mentre il secondo raffredda l’antigelo. L’energia viene così stoccata per diverse ore e diventa disponibile nell’arco della giornata. Per restituire l’energia il processo è inverso: il flusso d’aria – caldo e freddo – muove una turbina che produce elettricità.

Future applicazioni per la batteria di sale e antigelo

Per il momento, il dispositivo sviluppato da Google è un prototipo che non è ancora stato testato in condizioni reali, per le quali probabilmente cercherà di stringere un accordo di partenariato, ma secondo gli ingegneri del laboratorio X potrà essere sfruttato per servire grandi siti industriali, data center e piccoli impianti di fotovoltaico o eolico. Tratto distintivo di Malta è la capacità di far funzionare il sistema a temperature inferiori ai sistemi tradizionali, così da evitare di ricorrere a materiali ceramici e acciai molto costosi. Per il momento, Alphabet non ha ancora dichiarato quali erano le intenzioni sul progetto Malta. È probabile che il gigante americano cercherà di promuovere un partenariato per realizzare delle prove in condizioni reali prima di continuare col progetto.

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Stoccare energia per non sprecarla

Uno studio realizzato da Bloomberg New Energy Finance ha mostrato che nel corso del primo semestre 2017 lo stato della California (Stati Uniti) ha perduto l’equivalente di 300.000 MW di elettricità prodotta da fotovoltaico ed eolico per l’imbossibilità di stoccarla. Nel 2015 la Germania ha perduto il 4% di energia prodotta dall’eolico e in Cina questa percentuale ha toccato il 17%.

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