Software italiano “sbarca su Marte” per il progetto HI-SEAS

HI SEAS“Migliorare l’uso efficiente delle risorse a disposizione e progettare un sistema di vita sostenibile su Marte, grazie al quale ridurre a livelli minimi la produzione di rifiuti”. E’ la funzione del software di ottimizzazione modeFRONTIER, realizzato dell’italiana ESTECO, impresa attiva nell’AREA Science Park e messo a disposizione dei ricercatori coinvolti nel progetto  (HI-SEAS), realizzato dall’Università delle Hawaii e finanziato dalla NASA. La missione intende determinare i requisiti individuali e di gruppo funzionali durante missioni di esplorazione spaziale a lungo termine.

Il progetto HI-SEAS 

Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno il compito di studiare il comportamento umano su Marte vivendo in una cupola geodetica nell’ambiente isolato del vulcano Mauna Loa, sull’Isola Grande delle Hawaii. L’obiettivo della ricerca è quello di simulare una situazione di isolamento per un periodo pari a 8 mesi ( si è partiti lo scorso 19 gennaio) per valutare tutte le possibili criticità. In particolare il focus dei ricercatori è riuscire a trovare delle “contromisure” per far fronte al calo di performance del gruppo dovuto a dinamiche di interazione, cooperazione, comunicazione e adattamento psicologico, il tutto nell’ottica di garantire i migliori risultati in condizioni estreme come possono essere quelle di un viaggio interplanetario. Dopo la fine di una prima simulazione si passerà a una seconda missione che prenderà il via a gennaio 2018. 

Ottimizzazione delle risorse, “fattore cruciale” 

Durante una missione spaziale – spiega in una nota Ansley Barnard, ingegnere responsabile per monitorare i sistemi di supporto vitale durante la missioneil cibo, l’acqua, i materiali per la ricerca e gli effetti personali da portare a bordo sono limitati e quindi ogni oggetto a disposizione degli astronauti deve essere accuratamente scelto in base a criteri di efficienza, in termini di peso e dimensioni. Questo rende l’ottimizzazione delle risorse un fattore cruciale. Gli strumenti per la modellazione parametrica e per l’ottimizzazione come modeFRONTIERsono di grande aiuto per introdurre cambiamenti che devono poi essere adottati dall’equipaggio”. 

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