E’ un’idea che risale al 1950, che i ricercatori cercano di realizzare da più di 10 anni e che ora potrebbe diventare finalmente realtà. Si tratta della dello stoccaggio di energia all’interno di un fluido chimico.
Una molecola sintetica fotosensibile
Al progetto, come si legge su Sciencepost, sta lavorando il gruppo di scienziati Kasper Moth-Poulsen dell’Università tecnologica di Chalmers (Suède). L’obiettivo da realizzare è quello di fabbricare delle molecole sintetiche sensibili alla luce del sole che ricevano la luce e modifichino la loro configurazione per immagazzinare energia nei loro legami chimici. Queste molecole sarebbero capaci, una volta modificate, si mantenere la loro nuova configurazione per anni e, una volta fatte reagire con un catalizzatore,di liberare l’energia conservata.
Una nuova opzione
Se all’inizio i ricercatori avevano concentrato la loro attenzione sulla molecola di rutenio (elemento chimico raro) ottenendo una conversione di energia solare pari allo 0,01%, ora con una nuova molecola basata su componenti organici la percentuale si sarebbe alzata all’1,1%. In questo modo il processo sarebbe meno costoso e potrebbe resistere a 140 cicli di stoccaggio senza perdite di performance.
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