Esplorare i fondali marini permettendo così di raccogliere dati e, attraverso macchine fotografiche fissate direttamente sui sensori, immagini. E’ questa la funzione del “serpente high tech” realizzato dalla società Eelume, con sede a Trondheim in Norvegia che per questo progetto ha collaborato con l’ Università Norvegese di Scienza e Tecnologia (NTNU).
Anche Statoil ha sovvenzionato il progetto
Questo serpente meccanico, come si legge sul sito science post, è stato finanziato sia dall’azienda statale Kongsberg (high-tech) che dal suo partner, l’azienda petrolifera Statoil. L’idea è quella di sfruttare il macchinario per trovare nuovi giacimenti petroliferi e monitorare quelli attualmente in funzione.
Test con risultati positivi
Attualmente sono stati realizzati in un fiordo nel Mare di Norvegia dei test sul funzionamento del macchinario, i risultati registrati sono stati positivi.
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