Una schiuma high-tech per pannelli isolanti intelligenti

Leaf IsopanA metà gennaio, nell’ambito dell’edizione 2017 della fiera BAU – evento dedicato al settore della costruzione e progettazione degli edifici, in programma ogni due anni a Monaco – Isopan, azienda specializzata nella produzione di pannelli metallici e isolanti per pareti e coperture, ha presentato la tecnologia LEAF, in grado di migliorare le performance dei suoi pannelli sandwich.  

Una schiuma innovativa per pannelli più efficienti

Il pannello sandwich – ha spiegato a Canaleenergia.com Rocco Traini, Responsabile Ufficio Tecnico di Isopan – è fatto da strati, ed è dotato di due lamiere (che possono essere in acciaio zincato pre-verniciato) e di “un cuore morbido” di schiuma che serve a dare principalmente la prerogativa dell’isolamento termico, nonché a conferire le proprietà meccaniche al sandwich stesso. Si è studiata una tecnologia che vada a migliorare la struttura cellulare dell’espanso, quindi della schiuma, e impatti così in maniera positiva sulle prestazioni del prodotto dal punto di vista dell’efficientamento energetico”.

Insieme a Traini abbiamo approfondito alcune caratteristiche di questo pannello intelligente che  sarà disponibile su richiesta a partire dall’estate 2017 per l’intera gamma di prodotti Isopan.  

Quali sono le caratteristiche della tecnologia LEAF e in che modo rende i pannelli più performanti?

La tecnologia LEAF è una soluzione appositamente sviluppata dall’ufficio tecnico ricerca e sviluppo di Isopan in collaborazione con Dow Polyurethanes, uno dei principali player del settore della chimica nel comparto dell’isolamento termico, ma anche con altri produttori di schiume. L’idea era di creare  una soluzione volta a rispondere ai nuovi trend del mercato dell’edilizia. In particolare si è lavorato sui componenti poliurietanici e sui sistemi produttivi al fine di migliorare la struttura cellulare della schiuma e garantire così un miglioramento delle performance, soprattutto dal punto di vista termico. Questa nuova soluzione è studiata per i nuovi sistemi costruttivi, orientati a una maggiore sicurezza in caso di incendio, a un risparmio energetico e un’attenzione nei confronti dell’ambiente. 

 

Tra efficienza, sostenibilità e Circular Economy  

Nello specifico quali sono i vantaggi dal punto di vista dell’efficientamento energetico?

Siamo riusciti ad ottenere un risparmio energetico del 20% migliorando la struttura cellulare dell’espanso e quindi la conduttività termica. Quest’ultimo parametro è una proprietà intrinseca della schiuma poliuretanica:  generalmente sul mercato si ha un valore di circa 0,023 Watt al metro – kelvin, noi, con questa tecnologia, siamo riusciti ad abbattere sensibilmente  il valore di conduttività termica fino a un 20% in meno. La conduttività termica è, inoltre, legata alla trasmittanza termica del pannello, ciò significa che se la mia schiuma riesce a condurre meno il calore io risparmio energia in termini di riscaldamento e raffrescamento. 

Quali sono, invece, i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni? Cos’è in particolare la Halogen-free FR (Flame Retardant) Technology ?

Il nostro pannello viene incorporato all’interno di un edificio, fa parte dell’involucro dell’edificio. Se io riesco ad avere a parità di spessore un prodotto che isola di più il mio edificio, risparmio energia nel riscaldarlo e, ovviamente, riduco le emissioni di CO2. Veniamo ora all’Halogen-free FR (Flame Retardant) Technology. In generale le schiume plurietaniche sono delle schiume di natura organica, ovvero sono suscettibili, in caso di incendio, di avere una certa combustibilità. Questa combustibilità viene invece ridotta nella realizzazione di queste schiume con dei ritardanti di fiamma introdotti all’interno del formulato chimico utilizzato per l’espansione della schiuma. Queste sostanze generalmente sono a base di alogenati, dei composti nocivi per l’ambiente e per la salute delle persone. Noi invece utilizziamo ritardanti di fiamma alogen-free e riusciamo a mettere sul mercato un prodotto che, in caso di incendio, ha delle emissioni di composti sensibilmente minori rispetto a un poliuretano standard.  

In che modo il prodotto declina, invece,  il tema della circular economy ? 

E’ un pannello rispondente a quelli che sono i target del futuro, è un prodotto flessibile, veloce da installare, con un minor ingombro e un alto risparmio energetico. Quindi anche in una visione dell’edificio che vede il riuso, la circular economy in un ruolo chiave, la nostra soluzione può dare un contributo. Quando il pannello, infatti, termina la sua vita utile all’interno di un edificio, può essere smontato e rimontato in un’altra struttura. Un elemento importante nell’ottica del riuso dei materiali.

Come i vostri pannelli contribuiscono all’ottenimento della certificazione degli edifici LEED V4 (Leadership in Energy and Environmental Design)?

Il LEED V4 è un percorso di certificazione legato all’intero edificio. Il nostro prodotto viene mappato tramite studi effettuati da consulenti certificati che identificano il contributo della nostra tecnologia nella valutazione finale dell’edificio effettuata da un progettista. In generale i contributi sono molteplici, sicuramente c’è il risparmio energetico, parlavamo prima di un 20% che va a contribuire in maniera positiva sulle prestazioni dell’edificio. Questo elemento va anche a impattare dal punto di vista ambientale sulla EPD, Enviromental Product Declaration ( documento verificato e registrato che comunica informazioni trasparenti e comparabili sul ciclo di vita impatto ambientale di un prodotto). Il messaggio, in generale, è che sicuramente la tecnologia LEAF va a contribuire in maniera positiva nel caso in cui un progettista voglia utilizzarla nel calcolo della certificazione LEED V4.

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.