Scoperta fotosintesi inversa
Una serie di reazioni chimiche di funghi, batteri e virus possono trasformare le biomasse in metanolo sfruttando l’energia solare, il tutto con una velocità 100 volte maggiore rispetto alle tecniche convenzionali usate dall’industria chimica. E’ la scoperta fatta da un team di ricercatori dell’Università di Copenaghen, in Danimarca che ha denominato il processo ‘fotosintesi inversa’.
Una fotosintesi al contrario
La reazione scoperta dagli studiosi, che riduce i tempi della reazione comunemente usata da 24 ore a 10 minuti, è speculare a quella della fotosintesi clorofilliana: vengono, infatti, rotte lunghe catene di carbonio consumando ossigeno e sfruttando i fotoni e allo stesso tempo si producono piccole molecole di metanolo e acqua, ma nessuna molecola di CO2.
Le possibili applicazioni
La scoperta è rilevante, come si legge science-et-vie.com, perché il metanolo, oltre a essere impiegato come carburante è anche sfruttato crome ‘intermedio’ nell’industria chimica per produrre altri biocarburanti come bioetanolo, ma anche plastiche, vernici, prodotti tessili, esplosivi, solventi, e sostanze antigelo.
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