Intercettare i flussi organici di un territorio per produrre plastica biodegradabile ed energia rinnovabile sotto forma di biogas. È il lavoro che stanno conducendo le più prestigiose Università di Verona, Venezia, Roma e Barcellona. Questo ciclo virtuoso prevede la codigestione di water waste e urban waste, ovvero di fanghi generati da impianti di depurazione delle acque e della frazione umida organica dei rifiuti urbani. Nell’ottica di riunire sotto il più ampio cappello dell’economia circolare una gamma di singoli interessi. Ce ne parla Franco Cecchi del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona intervistato in occasione della XXI Iupac Chemrawn Conferenze, svoltasi a Roma dal 6 all’8 aprile.
Come avviene la produzione di bioplastica?
Quali sono gli altri prodotti di questa lavorazione?
Il digestato è un sottoprodotto di questo processo: come può essere riutilizzato?
La tecnica della codigestione viene già applicata in Italia? Quali le sfide per il futuro?
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