I consumi elettrici in Lombardia: stato dell’arte e tendenze

consumielettriciIl Documento Preliminare al Programma Energetico Ambientale Regionale, presentato di recente, individua come obiettivo della nuova programmazione energetico – ambientale della Lombardia la riduzione dei consumi energetici da fonte fossile in un’ottica di corresponsabilità tra i diversi settori interessati.

Dai dati del bilancio energetico regionale, aggiornato al 2012, emerge che i consumi di energia nei diversi usi finali (residenziale, terziario e servizi, industria, trasporti, agricoltura) si attestano a 24,5 milioni di tep. Circa il 24% del totale è imputabile al consumo di energia elettrica nelle apparecchiature presenti in Lombardia.

I consumi complessivi di energia elettrica registrati da TERNA per il 2012 in Lombardia ammontano a 65,6 mila GWh, poco meno del 22% dei consumi elettrici nazionali. L’industria assorbe circa il 50% dei consumi elettrici, seguita dal settore terziario (31%) e dal domestico (18%).
Il consumo pro capite è di 6.700 kWh/ab in Lombardia, contro i 5.100 kWh/ab in Italia.

Dall’analisi dei dati  relativi al periodo 2000 – 2012 emerge un incremento del 10% dei consumi complessivi, con un andamento sempre crescente ad eccezione del 2009 (-7% sull’anno precedente) e del 2012 (-1% sul 2011). In controtendenza, è da registrare il sensibile calo dei consumi elettrici nel settore industriale, che hanno registrato un -10% tra il 2000 e il 2012. Dopo un periodo di sostanziale stabilità fino al 2008, si è registrata una forte contrazione nel 2009, che è stata solo parzialmente recuperata nel 2010-11 e resa vana nuovamente dal calo dei consumi del 2012.

Entrando nel dettaglio, il calo della domanda industriale nel 2009 e 2012 è evidente nei due comparti che assorbono la maggiore quota di consumo: la siderurgia e la meccanica, che rimane però in crescita tra il 2000 e il 2012. Forte e costante è invece la contrazione dei consumi nel comparto tessile (– 51% dal 2010), mentre di segno positivo è l’andamento dei consumi nell’industria alimentare (+7% dal 2000).

I consumidomestici e quelli del terziario (comprendente i consumi nel commercio e nei servizi, sottraendo i consumi nei trasporti analizzati a parte) ammontano rispettivamente a 11,7 mila GWh e a 18 mila GWh.  Se negli ultimi anni del secolo scorso i consumi domestici e quelli del settore terziario erano sostanzialmente appaiati, il terziario ha subito un’impennata di consumi particolarmente evidente pari al +69,4% nel periodo 2000-2012, che lo ha portato a essere superiore di circa il 55% rispetto ai consumi del domestico. Viceversa, l’andamento dei consumi elettrici domestici ha registrato una crescita più modesta pari al 16% (2000-2012). Particolarmente importante è il consumo pro-capite che passa da 1.130 kWh/ab nel 2000 a 1.200 kWh/ab nel 2012, con una crescita percentuale del 6% che potrebbe essere correlabile in parte all’aumentato utilizzo di sistemi di climatizzazione estiva.

All’interno del settore terziario, i consumi della Pubblica Amministrazione ammontano a 650 GWh (3,5 % del settore) con un incremento del 53% dal 2000 e quelli imputabili all’illuminazione pubblica a 950 GWh (oltre il 5% del settore) con un incremento 2000-2012 del 23%.
Nei trasporti i consumi elettrici si attestano a circa di 2.100 GWh, con una crescita del 46% dal 2000.

A cura della Direzione Energia di Finlombarda S.p.A.

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