Sempre più consumatori “precari” nella lotta alla fuel poverty

Fuel PovertySono circa 4,5 mln gli italiani che versano in condizioni di povertà assoluta anche, e soprattutto, a causa dell’accesso all’energia. In altre parole, non possono usare una quantità di energia sufficiente a svolgere le attività quotidiane più elementari. Per questo “stiamo pensando a un gruppo di coordinamento presso il Ministero dello Sviluppo economico che raccolga le indicazioni degli studiosi per elaborare strumenti efficaci per combattere la povertà energetica”. L’ha affermato ieri Teresa Bellanova, Viceministro allo Sviluppo, in occasione dell’evento di presentazione a Roma del primo rapporto “Fuel poverty ed efficienza energetica” realizzato da Federesco, Federconsumatori, Unione Nazionale Consumatori e AiCARR.

Il tema della nuova povertà, legato alla crisi degli ultimi anni, “ha incluso fasce economiche che non ci si aspettava”, ha proseguito la Bellanova. La sfida politica di oggi è di “affermare uno sviluppo vero che non lasci indietro nessuno” e di spingere un “efficiente funzionamento dei mercati” che siano “sufficientemente liquidi per garantire la concorrenza ed evitare situazioni di monopolio”. E all’efficienza dei mercati si affianca il tema del risparmio energetico consentito dalle nuove tecnologie: “Nella Legge di Bilancio dello scorso dicembre ci sono diversi interventi per l’efficienza dei condomini e delle case popolari. Saranno il motore di equità sociale e sviluppo del Paese”, ha proseguito la Bellanova.

Clima ed energia sono due ambiti oggi fortemente correlati”, ha affermato Livio De Santoli, Delegato per l’energia alla Sapienza e Presidente di AICARR. C’è bisogno di un “cambio di paradigma” poiché oggi il quadro composto da “bassi redditi, basse performance degli edifici e costi dell’energia più alti del 20/30% in Italia per gli utenti finali” richiede che “i costi ambientali vengano introdotti nei business plan delle aziende”.

L’efficienza energetica in questo contesto diventa la via principe per contrastare la povertà energetica. Ma perchè il singolo consumatore possa fare efficienza deve avere a disposizione degli strumenti adatti. Tra le proposte contenute nel documento: la creazione di un osservatorio nazionale di monitoraggio e di un organismo italiano di lotta alla fuel poverty; più informazione sul bonus sociale, strumento ad oggi sottoutilizzato a causa degli ostacoli burocratici e della ritrosia delle famiglie a classificarsi come soggetti bisognosi; l’istituzione di un fondo sociale CDP da usare per interventi legati all’efficienza energetica; e la nascita della figura professionale del mediatore socio-energetico come stimolo all’occupazione.

Dobbiamo portare indietro le lancette fiscali con la rigenerazione urbana”, ha affermato Vincenzo Gibiino, Presidente Osservatorio parlamentare sul mercato immobiliare. Oggi le “rigenerazioni urbane autorizzate a Roma sono 7” e bisogna trovare la ricetta per affrontre un mercato fortemente parcellizzato e la ritrosia delle banche a finanziare interventi di questo tipo.

Clicca qui per scaricare il rapporto Fuel poverty ed efficienza energetica

Il consumatore, che più di tutti potrebbe trarre un vantaggio nel proprio bilancio domestico attuando semplici regole di attenzione ai consumi e implementando alcune tecnologie, è anche il soggetto più difficile da coinvolgere in attività di formazione e informazione legate al risparmio energetico.

Si parlerà di questo e altro nell’evento “Il consumatore di elettricità in Europa, com’è e come sarà” promosso il 21 febbraio al GSE a Roma da Aisfor in collaborazione con Canale Energia, Codici e Unione nazionale consumatori. Partecipazione gratuita previa registrazione a questo link.

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