Open data per aiutare l’ambiente realizzando sinergie e reti tra industrie e utility a favore di teleriscaldamento e immissione di energia in rete. E’ questo l’intento con cui l’Arpa della Regione Emilia Romagna sta mettendo a disposizione i dati di rilevamento sul territorio. Ne emerge una grande possibilità per geotermia a bassa entalpia e una rete non sempre pronta a gestire tale opportunità.
Una best practices che non è passata inosservata agli occhi della regione Lazio che l’ha voluta nel convegno che ha organizzato a Roma lo scorso 7 ottobre “Riscaldamento raffrescamento da fonti energetiche rinnovabili” per studiare il tema della ottimizzazione delle risorse energetiche in vista degli obiettivi di efficientamento europei rispetto all’uso di energia per realizzare calore e raffrescamento.
Ne abbiamo parlato con Francesca Lussu di Arpa Emilia Romagna intervenuta al convegno.
Open data perché sono strategici nelle dinamiche di impatto ambientale?
In Italia è possibile sviluppare di più la geotermia? Cosa ci manca?
Il cittadino spesso non è supportato nella scelta di queste tecnologie, state pensando di agire in tal senso?
L’inquinamento sul vostro territorio dipende molto da scarico fumi industria e riscaldamento, quali sono gli attuali dati di inquinamento della Emilia Romagna?
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