Sistemi di riscaldamento: dal 1° ottobre scattano nuove regole

CaseefficienticollegateL’efficienza energetica è alla base dell’ultimo provvedimento per sistemi di riscaldamento che scatterà dal prossimo ottobre

I sistemi di riscaldamento, definiti in modo più tecnico con l’espressione sistemi radianti, saranno soggetti dal prossimo 1° ottobre a delle nuove regole che, di fatto, andranno a modificare i requisiti attualmente richiesti per l’installazione di questa tipologia d’impianti. Alla base del nuovo provvedimento ci sarebbe ancora una volta l’efficienza, intesa come massima resa energetica con il minimo impiego di risorse e, quindi, un forte contenimento dei costi. Del resto la maggior parte dei provvedimenti attuati nel corso degli ultimi anni sembrano orientarsi verso questo concetto: basti pensare alle ultime modifiche apportate alle etichette energetiche per elettrodomestici. Anche in questo caso lo scopo è ridurre l’impiego di risorse e aumentare la resa energetica dei prodotti.

Sistemi di riscaldamento: ecco cosa cambierà

I nuovi decreti, già pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 luglio, introducono delle nuove linee guida per l’efficienza energetica, rinnovando di fatto le precedenti disposizioni nazionali in materia di certificazione energetica degli edifici contenute nei D.Lgs 192/2005 e 311/2006. I tre decreti entreranno in vigore il prossimo 1° ottobre e riguarderanno principalmente:

  • le modalità generali per il rilascio della certificazione energetica degli edifici;

  • l’indicazione delle nuove procedure di compilazione della scheda tecnica di progetto coerenti alle ultime procedure e ai requisiti minimi richiesti per la valutazione della prestazione energetica negli edifici;

  • le nuove metodologie di calcolo e la definizione dei requisiti minimi richiesti per gli edifici.

Ed è all’interno del decreto “Requisiti minimi” che sono riportate le principali novità per i sistemi radianti. Infatti l’altezza minima consentita per la realizzazione di sistemi a pavimento e a soffitto in edifici ristrutturati e riqualificati verrà portata da un minino di 2.70 m a 2.60 m.

Quali opportunità per i cittadini?

Sebbene i sistemi radianti a basse temperature richiedano dei costi di funzionamento più contenuti e consentano di azzerare le possibilità di spreco energetico, la loro realizzazione e manutenzione risulta in molti casi costosa e, quindi, non accessibile a tutti. Un problema comune alla maggior parte degli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica.

Infatti, per agevolare i privati e incentivare l’adozione di soluzioni energetiche alternative, la maggior parte di banche e istituti di credito offrono ai loro clienti la possibilità di accedere a particolari soluzioni di finanziamento. Grazie alle agevolazioni e alle condizioni particolarmente vantaggiose offerte, tutti i cittadini intenzionati ad intraprendere degli interventi finalizzati al miglioramento energetico potranno affrontare serenamente le spese. Vediamo qui di seguito alcune delle possibili soluzioni presenti sul mercato.

Tra le soluzioni di finanziamento più diffuse rientra senza dubbio il prestito bancario. La maggior parte delle banche e degli istituti di credito offrono per questo tipo di interventi condizioni particolarmente convenienti e tassi d’interesse agevolati.

Un’altra soluzione molto diffusa tra i privati è la rateizzazione in bolletta, ovvero un accordo tra l’utility che fornisce energia e il cliente. In questo caso l’utility si impegna a finanziare l’intervento (coprendo fino al 100% delle spese) e il cliente a rimborsare il credito ricevuto attraverso rate periodiche contabilizzate direttamente in bolletta.

La terza soluzione è l’equity crowdfunding, intesa come una pratica di micro-finanziamento che coinvolge gruppi di investitori che usano il proprio capitale per finanziare iniziative di efficienza energetica. In Italia il crowdfunding è stato introdotto dal decreto legge 179/2012 ed è consentito alle imprese start-up ad alto tasso innovativo.

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