L’auto ecologica Blade si costruisce con la stampante 3D

AutostampaEcco la prima auto ecologica, realizzata dalla società Divergent Microfactories. Il CEO del gruppo: “democratizzare e smaterializzare la produzione di auto”

Di auto ecologica si parla ormai da anni e quasi sempre in correlazione a tale concetto c’è quello legato all’utilizzo di carburanti a bassa emissione ed ecosostenibili. C’è però un altro modo di fare ecologia in ambito motoristico, che fa riferimento alle modalità di produzione dei veicoli. Dopo anni di contrazioni, il mercato auto ha ripreso a crescere nel 2015 e ora punta con decisione su innovazione ed efficienza per creare una concezione diversa del settore, che pone al centro le tematiche green e il rispetto dell’ambiente e dei suoi equilibri.

L’auto ecologica Blade è la supercar da assemblare col kit di montaggio

Si chiama Blade ed è l’auto ecologica realizzata dalla società americana Divergent Microfactories, la prima supercar sviluppata anche grazie al supporto delle nuove soluzioni produttive fornite dalla stampa 3D. Blade è un progetto del tutto inedito che si avvale della tecnologia di microfactoring per mettere a punto un veicolo ultraleggero, rispettoso dell’ambiente e, qui la vera rivoluzione, che si assembla da sé utilizzando uno specifico kit di assemblaggio.

La componentistica di Blade, infatti, è stata realizzata in parte tramite l’utilizzo di stampanti 3D di cui la società a Stelle e Strisce si è servita per creare giunti in alluminio e barre in carbonio per la composizione del telaio. La portata innovativa del nuovo prodotto californiano è doppia: da una parte la supercar introduce una concezione alternativa di produzione, basata su sistemi economicamente ed ecologicamente sostenibili, abbattendo i costi di produzione e le emissioni di gas serra e proponendo un modello che, col tempo, diventerà replicabile su vasta scala. D’altra parte, cambiano il paradigma produttivo e la concezione di consumatore, non più e non solo semplice fruitore del bene ma parte attiva nel processo di realizzazione.

La tecnologia Node

L’elemento cardine della produzione Divergent Microfactories sta nella tecnologia denominata “Node”, una sorta di scheletro in alluminio – rigorosamente realizzato con stampanti 3D – sui quali si interconnettono le componenti in fibra di carbonio – anche esse prodotte con tecnologia 3D – che vanno a comporre il telaio dell’automobile, abbattendo tempi e costi di produzione.

I risultati sono comunque eccellenti: Blade è una supercar di appena 635 kg da 700 cavalli e con motore sia a metano che a benzina, in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 2 secondi netti. La vettura non è stata ancora immessa sul mercato e il piano iniziale della società prevede di avviare una prima produzione su scala ridotta.

A Divergent Microfactories – ha dichiarato Kevin Czinger, CEO del gruppo – abbiamo trovato un modo di fare automobili che mantiene le promesse di ridurre radicalmente l’utilizzo di risorse e l’inquinamento generati dalla produzione. Mantiene anche la promessa di rendere la produzione di auto su larga scala economicamente sostenibile per piccoli gruppi di innovatori. E come provato da Blade, lo abbiamo fatto senza sacrificare lo stile e la sostanza”. La nuova strada è stata dunque tracciata e l’obiettivo dichiarato è di “democratizzare e smaterializzare la produzione di auto”.

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