Auto elettrica: si lavora alla legge sugli incentivi

IncnSgravi fiscali, abbattimento dell’IVA e investimenti sulle infrastrutture alla base del progetto per spingere il mercato dell’auto elettrica

L’auto elettrica oggi ha assunto le parvenze di una risorsa a metà, con un potenziale ancora lontano dall’essere sprigionato nel pieno delle sue facoltà. Le esigenze e le preferenze degli italiani in tema di mobilità stanno mutando, a livello culturale sono già stati compiuti significativi passi in avanti, ma il comparto dell’auto elettrica paga ancora lo scotto di un sistema di infrastrutture deficitario e degli alti costi di acquisto del veicolo. Il Governo si sta però muovendo per limitare le criticità e dare finalmente impulso al mercato.

In arrivo la proposta di legge sull’auto elettrica

Sgravi fiscali, agevolazioni ed esoneri sono i cardini su cui punta l’Italia per incentivare l‘acquisto dell’auto elettrica, a cui dovrà accompagnarsi il dispiegamento più massivo di risorse economiche per potenziale il sistema infrastrutturale. Il Deputato Oreste Pastorelli (PSI) è a lavoro per la stesura di una proposta di legge in grado di sospingere le vendite di veicoli alimentati attraverso l’elettricità. L’iniziativa del membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici è già stata presentata a Roma in via ufficiale.

La proposta nel dettaglio: gli incentivi

A differenza di quanto succede in gran parte degli altri Paesi, in cui la forma incentivante scelta dalle istituzione consiste in erogazioni di denaro e riduzione dei costi de veicolo, il progetto varato in italia mira a incoraggiare l’acquisto dell’auto elettrica attraverso importanti detrazioni fiscali e agevolazioni.

 In particolare, la proposta prevede un sensibile abbattimento dell’aliquota IVA che, per l’acquisto dell’auto elettrica, passerebbe dal 22% al 4%. Altro sgravio è previsto sull’imposta d’acquisto: il progetto iniziale prevede l’esenzione totale del pagamento per il primo anno dopo l’uscita della legge per poi passare a una detrazione del 90% del secondo, con successive riduzioni del 10% sull’agevolazione per i 5 anni successivi. Previste riduzioni del 50% sul credito di imposta per veicoli a trazione elettrica adibiti a servizio pubblico.

Investimenti sulle infrastrutture

La proposta, che ha già il sostegno di numerosi deputati di diversi schieramenti, prevede anche un sistema di pianificazione di interventi per il miglioramento delle infrastrutture di supporto, su tutte i punti di ricarica veloce. Il Disegno di Legge propone un credito di imposta del 41% per la realizzazione di impianti di ricarica veloce fino a una spesa massima di 75.000 euro.

Le misure previste dal disegno di legge – ha sottolineato il fautore della legge Pastorelli – non necessitano di copertura finanziaria perché favorendo la mobilità a zero emissioni prevediamo una sensibile riduzione delle malattie legate all’inquinamento, che hanno costi elevati a carico del Servizio Sanitario Nazionale.  In questo modo si compenserebbe il minor introito legato alla riduzione dell’aliquota d’IVA ed alle detrazioni fiscali.”

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