Cop 22 è ancora emergenza clima
La Cop 22 di Marrakech è alle porte ma nonostante tutti gli accordi di Parigi e tutti gli equilibri globali “l’unica cosa che sappiamo con certezza è che il livello di CO2 aumenta” ricorda a Canale Energia l’esperto climatologo dell’Enea Gianmaria Sannino, responsabile del Laboratorio “Modellistica climatica e impatti” che evidenzia come “siamo a 400 parti per milione al metro3 questo significa aumentare l’effetto serra”.
I dati provengono dalla stazione di studio posta alle Hawai. “Già nel 2015”, spiega il climatologo, “questo valore veniva superato con una certa frequenza, ma era in grado di rientrare. Ciò che allarma la comunità scientifica è che dall’inizio del 2016 tale valore si è assestato sopra le 400 parti per milione e non accenna a scendere. Non sorprendiamoci quindi” conclude l’esperto “dei recenti rischi metereologici, come l’uragano Matthew che è cresciuto in sole 24ore”.
Perchè il clima si studia con i modelli
“Il fatto è che mentre per il passato ci sono dei sistemi di analisi che spaziano da carotaggi su calotte polari o studio degli anelli di accrescimento degli alberi, per prevedere il clima del futuro si può solo realizzare dei modelli di analisi” spiega Sannino “che di fatto partono da dei dati economici, studiando i livelli e le prospettive di industrializzazione. Su questi modelli è stato elaborato il dato dei 2° C che segna un cambiamento irreversibile del sistema terrestre come lo conosciamo oggi”.
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