“Domus Check”, Engie per l’uso razionale dell’energia

InnovationsmartLa liberalizzazione del mercato elettrico spinge verso una trasformazione del bene energia, da semplice kWh a bene complesso, che include diverse componenti di servizio, come quelle legate alle modalità di consumo efficiente e alla capacità di rispondere alle esigenze degli utenti. Già adesso Engie, insieme all’energia, offre servizi complessi di efficienza energetica, manutenzione di impianti e caldaie, facility management. La nostra ambizione è quella di poter cambiare il modo di pensare l’energia in Italia”.

Con queste parole Monica Iacono, Direttore B2C Engie, commenta il nuovo servizio lanciato dall’operatore di servizi energetici chiamato “Domus Check”. Nel dettaglio, si tratta di un applicativo consultabile via web e da APP che consente di “consumare meno e meglio”, spiega una nota.

Dopo aver fornito una serie di dati, “nel rispetto della privacy”, si potrà sapere se le proprie abitudini di consumo dell’energia sono razionali e sostenibili, ad esempio in relazione agli eventi metereologici o comparandoli con unità di consumo simili. Da ciò ne deriva un report con consigli personalizzati per migliorare l’efficienza energetica e raggiungere obiettivi di risparmio annuali. 

 

L’interesse crescente del consumatore 

Si tratta di un servizio che va nel solco dell’interesse crescente degli italiani per la domotica e le Energy APP. “Le tecnologie smart per l’efficienza energetica rappresentano uno dei principali driver di innovazione nel settore energetico e un mercato in crescita: già adesso, secondo un’indagine Eurisko, 6,2 milioni di italiani sono interessati alla domotica, con intenzione di acquistare una soluzione di automazione per la casa; 5,4 milioni di consumatori mostrano una coscienza ecologica e si dicono disposti a pagare per prodotti e servizi eco-ecompatibili, mentre 5 milioni sono interessati al tema della sicurezza e intendono comprarsi un sistema di sicurezza   per la casa”, prosegue il comunicato.  

Engie ricorda come l’Italia sia è stata “pioniera” rispetto al resto d’Europa in alcuni ambiti di digitalizzazione, primo fra tutti l’installazione di contatori intelligenti, con una percentuale di smart meter sul totale dei contatori di energia elettrica e gas “del 67%, contro il 7,6% della Gran Bretagna, lo 0,2% della Germania, il 4,3% della Francia e il 10% dei Paesi Bassi”. 

Infine, si segnala il “buon livello di utilizzo dei canali digitali per interagire con i fornitori di energia”: il 57% dei consumatori nazionali contro il 43% dell’UK e il 33% di Germania e Francia, 29% nei Paesi Bassi al 29% (dati Commissione Europea). “Fattore – conclude la nota – indispensabile per sperimentare le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei servizi e affrontare la transizione energetica”.

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