Firenze, il polo fieristico diventa efficiente

FortezzadabassofirenzeA ottobre dello scorso anno Regione Toscana, Comune, Città metropolitana e Camera di Commercio di Firenze hanno sottoscritto un accordo per il rilancio e la ristrutturazione del polo fieristico all’interno della Fortezza da Basso, complesso realizzato tra il 1534 e il 1537 noto per le sfilate di moda, recentemente conclusasi “Pitti Uomo” di cui una immagine nel testo.

A seguito di questa intesa i tecnici comunali hanno elaborato un progetto preliminare approvato a inizio 2016 dalla Giunta fiorentina. Si tratta di un programma da 142 milioni di euro di interventi ispirato alla sostenibilità, al risparmio energetico e all’utilizzo di tecnologie innovative nel restauro conservativo delle parti storiche.

Ne abbiamo discusso con Michele Mazzoni, Direttore divisione Servizi tecnici del Comune di Firenze. “Il progetto preliminare che abbiamo fatto riguarda i padiglioni esistenti, per la loro ristrutturazione e adeguamento secondo il Piano di recupero urbanistico del Comune, più la realizzazione di due nuovi padiglioni – Imperiale e Bellavista – che sostituiranno una serie di strutture temporanee all’interno della Fortezza”.

I due padiglioni più investiti dai lavori sono il Canaviglia, che non sarà più solo un polo espositivo ma anche di competenze, e loFullSizeRender Spadolini. “Nel primo caso si tratta di una struttura da 3.300 metri quadri che contiamo di portare a 6.800, mentre la seconda struttura ha una superficie di 27.000 metri quadri su tre piani. A ciò si aggiunge la pulitura delle mura e il restauro degli elementi storici della Fortezza”, aggiunge Mazzoni. “Per la parte elettrica realizzeremo un cunicolo in cui installare l’impiantistica che collegherà tutti i padiglioni, che al momento vivono in maniera indipendente”.

Dunque, “nel Canaviglia rifaremo la distribuzione primaria elettrica e meccanica, realizzando una sala conferenza e una espositiva. Quindi la parte impiantistica dovrà rispondere a questo duplice scopo”. Nel caso dell’illuminazione, ad esempio, si punterà “sul LED”, conclude il tecnico del Comune di Firenze.

Per gli impianti tecnologici, il progetto preliminare prevede la realizzazione di una nuova centrale di produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera negli spazi attualmente occupati dagli impianti del padiglione Spadolini, alimentata da gas metano al posto del gasolio oggi impiegato.

Dal punto di vista operativo, pochi giorni fa si sono conclusi i primi rilievi sul sito storico. È stato elaborato un modello virtuale ad alta risoluzione grazie alle indagini avviate da Comune, Università di Firenze, Istituto Geografico Militare e CNR, che hanno costituito un comitato scientifico per approfondire la conoscenza del monumento con il supporto di tecnologie avanzate: laser scanner, fotogrammetria digitale, mobile mapping, riprese con droni, prove geofisiche, saggi materici, analisi chimico-petrografiche e indagini archeologiche.     

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.