Api in città, il progetto di design per l’EXPO 2015

StazioneGaribaldiSe si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana, subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Quest’insieme non appartiene né al territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i boschi si sfrangiano, lungo le strade e i fiumi, nei recessi dimenticati dalle coltivazioni. Questo paesaggio è una necessità biologica, che condiziona il futuro degli esseri viventi, modifica la lettura del territorio e valorizza luoghi abitualmente trascurati”. GILLES CLEMENT, Filosofo

Con questa riflessione inizia la nostra chiacchierata con Claudia Zanfi, alla Direzione artistica del progetto internazionale GREEN ISLAND (www.amaze.it), che quast’anno avrà luogo nel corso della Milano Design Week (Aprile 2015) e per il periodo di EXPO 2015 (Maggio-Giugno 2015).

Il progetto in collaborazione con CONAPI (Consorzio Nazionale Apicoltori), propone mostre, conferenze, incontri, musica e installazioni dedicate al tema della sostenibilità urbana, della salvaguardia delle api e del miele come alimento completo e naturale.

La sostenibilità urbana non va pensata solo a misura di uomo ma anche per altri abitanti dellaZanfi città che possono aiutare il pianeta, come coniugate i due concetti nella vostra associazione?

Abbiamo sentito la necessità di attivare una struttura culturale nuova, agile e dinamica, in grado di dialogare con il territorio locale e con quello internazionale. L’idea di fondo è parlare della contemporaneità ed essere presente sul campo, di occuparsi dei fatti di grande trasformazione sociale e politica, utilizzando nuove pratiche curatoriali e un importante network internazionale. Oggi progettare in maniera sostenibile, anche in territori creativi-artistici, senza sprechi e con la massima attenzione al genius loci, rappresenta la necessità di risemantizzare e caricare di significati nuovi i paesaggi della cultura e del sociale”.

Il progetto è stato selezionato tra i più interessanti durante le presentazioni dei Tavoli Expo 2015 e ha raggiunto il primo posto nelle votazioni del contest a inviti Tavola Periodica. E’ stato selezionato inoltre tra gli eventi culturali per i percorsi di EXPO IN CITTA’ delle predenti edizioni. Quali elementi secondo lei ne hanno segnato il successo? In cosa potranno migliorare le abitazioni cittadine da questo connubio?

GREEN ISLAND è un progetto pionieristico che nasce 13 anni fa, attivo tra comunità e territorio, in zona Isola Milano, sul retro della Stazione Garibaldi, per diffondersi poi a livello cittadino e internazionale. Oggi è necessario intervenire sul paesaggio locale, prestando grande attenzione alla memoria dei luoghi, ma anche creando situazioni nuove integrate al contesto in cui vengono a dialogare. L’utilizzo di spazi liminali, i margini di una stazione ferroviaria, un’area urbana preesistente, rappresenta la necessità di caricare di segni estetici contemporanei superfici neutre o luoghi di passaggio, ad alta densità di significato sociale. E’ quindi necessario lavorare su una nuova idea di territorio, attraverso immagini e progetti, utilizzando una creatività pulviscolare e diffusa, dando vita a nuove energie”

Apicoltura urbana ma anche design, che a Milano non sembra ma hanno una storia lunga, Sant’Ambrogio difatti, suo patrono, è il protettore degli apicoltori e dei fabbricanti di cera. Le soluzioni sperimentate dagli architetti dei progetti proposti hanno avuto realizzazioni permanenti in qualche città?

Da tempo arte e design non sono più solo luoghi privilegiati, ma si sono trasformati in un osservatorio che si espande nella città e nella società, per abbracciare un luogo, un tempo, una rete di relazioni culturali attraverso immagini e forme legate alle urgenze del contemporaneo. La biodiversità urbana è una di queste urgenze primarie. Proporre con il programma ALVEARI URBANI la reintroduzione dell’apicoltura urbana nelle nostre città (un tempo in uso ora vietata), è un segnale di civiltà e di capacità di stare al passo con altri grandi centri europei quali Parigi, Londra, Berlino, New York. Qui le arnie fioriscono sui tetti dei grattacieli e delle Università, vengono coinvolgi artisti, designer, botanici in dialogo tra loro per dare vita a una pratica indispensabile alla nostra sopravvivenza, da cui si impara a produrre miele urbano di qualità”.

Considerato quanto diceva Albert Einstein: “Se le api si estinguessero, all’uomo resterebbero solo 3 anni di vita” ci auguriamo che dall’esperienza degli alverai urbani nasca un novo e più sostenibile concetto di sostenibilità tra tutti i “cittadini” urbani delle metropoli contemporanee; non resta che andare a toccare con mano tra i percorsi dell’Expo le proposte di questo progetto.

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.