Il riciclo si fa per strada

CarbonfootDalla pulizia delle strade è possibile recuperare materiale di interesse per il riciclo Il 70% dei rifiuti su strada producono materia prima certificata.

La tecnologia per ottenere questo è italiana. Con brevetti certificati in Italia e all’estero (tra gli ultimi, il brevetto cinese per una macchina di lavaggio di impianti di recupero dei rifiuti) Gruppo Esposito di Gorle (BG) insieme alla società di ingegneria Ecocentro Tecnologie Ambientali hanno realizzato gli impianti “Ecocentro”. La tecnologia innovativa è il soil-washing per il trattamento e il recupero di rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale.

Recupero da spazzamento stradale

Il 5% dei rifiuti urbani di spazzamento stradale prodotti sono costituiti da cartacce, mozziconi, vetro e plastica trasformati in prodotti certificati come sabbia, ghiaia e ghiaietto da riutilizzare in ambito edile e nell’asfaltatura di strade e autostrade.

Negli ultimi dieci anni di attività, l’azienda bergamasca ha realizzato 11 impianti che ogni anno trattano 2 milioni di tonnellate di questo specifico rifiuto per un totale di 1,2 milioni di tonnellate prodotti certificati raccolti.

Grazie a processi chimici che separano le granulometrie di materiale inerte presente nel rifiuto, “possiamo considerare a tutti gli effetti i rifiuti da spazzamento stradale come rifiuti differenziati”, spiega in una nota il presidente del Gruppo Ezio Esposito, “Sono raccolti in modo differenziato dalle autospazzatrici proprio perché esiste una concreta possibilità di recupero e riutilizzo e non possono essere smaltiti in discarica”.

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