Sviluppo sostenibile: tra diversificazione energetica e gestione smart delle infrastrutture

 Gnl Foto Evento OLT

Credit photo OLT – Offshore LNG Toscana 

L’importanza della diversificazione delle fonti e le potenzialità legate all’impiego di GNL. Questi sono alcuni dei temi affrontati durante il workshop “Lo sviluppo sostenibile è sviluppo possibile”, organizzato da OLT Offshore LNG Toscana, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico, durante il quale è stato presentatoil primo Rapporto OLT: una fotografia del triennio 2014-2016 sui temi Sicurezza, Ambiente e Territorio. 

Pianificazione strategica: realizzare nuove infrastrutture energetiche

Dal dibattito è emerso come, in tema di pianificazione strategica la strada da percorrere, come si legge in una nota, sia per Liliana Panei, Direzione Generale per la Sicurezza dell’Approvvigionamento e per le Infrastrutture Energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico, quella legata alla “realizzazione di nuove infrastrutture energetiche sul territorio nazionale”. In generale il punto fondamentale è lavorare maggiormente sull’approvvigionamento e soprattutto sulla diversificazione delle fonti, ha spiegato in particolare Xavier Santiapichi, Commissione Tecnica di Verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, evidenziando come  sia importante puntare sulla qualità delle infrastrutture realizzate, anche attraverso procedimenti autorizzativi molto lunghi e dettagliati, in modo da garantire le migliori prestazioni degli impianti dal punto di vista ambientale. In questo contesto, il Terminale di Livorno rappresenta una best practice nazionale e internazionale, ha concluso Santiapichi. 

Fare impresa in modo sostenibile 

Tra le questioni emerse anche l’importanza di fare impresa in modo sostenibile , “una necessità ormai inderogabile” secondo Eugenio Minici, Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali e il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha sottolineato le potenzialità in tal senso del gnl. Sulla stessa linea Massimo Provinciali, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, secondo cui il gnl può rappresentare  un’opportunità virtuosa sulla quale concentrare gli investimenti”, che devono riguardare anche armatori. Solo così si potranno valorizzare appieno le potenzialità di questo carburante.

Terminale di Livorno, un’infrastruttura virtuosa

Carlo Pretti, Direttore del Comitato Scientifico del CIBM, ha sottolineato come “a fronte della grande mole di dati raccolti durante le diverse campagne di monitoraggio che si sono succedute, prima dell’arrivo del Terminale e durante il suo funzionamento, non siano emerse criticità da tutti i punti di vista: acqua, fauna e flora marina”. 

Andrea Serfogli, Assessore ai lavori pubblici e bilancio – Comune di Pisa, ha, invece evidenziato come la politica debba “avere la responsabilità di sostenere quelle infrastrutture che sono necessarie per il territorio, al di là delle mere logiche del consenso e del perimetro locale, senza beninteso fare sconti in termini di sostenibilità”.

Il report: emissioni, energia, ecosistema marino

Dal report, come si legge in una nota,  è emerso in particolare  che, “per i NOX i valori sono in media notevolmente inferiori rispetto ai limiti autorizzati e per CO e polveri addirittura prossimi allo zero.  Un dato che usa come riferimento i valori medi orari espressi in mg/Nm3 (concentrazione di ossigeno pari al 3%) riferiti ai parametri più significativi ovvero gli ossidi di azoto (NOX), il monossido di carbonio (CO) e le polveri considerando le due caldaie durante i periodi di normale operatività”.

Per quanto riguarda i consumi energetici la nota spiega invece come “Il Terminale sia caratterizzato da un sistema di autosostentamento energetico che consente di ottimizzare i consumi compensando interamente l’energia elettrica utilizzata con quella prodotta e come nei tre anni di riferimento si è notato un aumento del consumo energetico dovuto all’intensificazione dell’attività di rigassificazione”.

In merito all’impatto sull’ecosistema marino dal testo emerge come  Il Ministero dell’Ambiente abbia prescritto, con Decreto VIA, un Piano di Monitoraggio dell’Ambiente Marino attorno al Terminale. Un documento definito da ISPRA e attuato dal CIBM del Comune di Livorno, i cui risultati dei controlli, inviati al MATTM e a ISPRA, hanno dimostrato che a oggi “non vi sono differenze nell’ecosistema marino rispetto a prima dell’entrata in funzione del Terminale e che, pertanto, non vi sono rischi per la flora e per la fauna”.

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