L’iniezione di idrogeno nella rete di gas naturale, per favorire l’integrazione di più fonti alternative, può compromettere la sicurezza della rete, l’integrità del sistema e le performance delle attrezzature di lavoro. Come evitare di incorrere in questi rischi?
Domanda cui punta a rispondere il progetto HYREADY Joint Industry Project (JIP), guidato da DNV GL che conta di partner di tutto il mondo: Enagás S.A. e GasNatural Fenosa (Spagna), ENBRIDGE (California), Gas Networks Ireland (Irlanda), GAZ-SYSTEM (Polonia), GRDF, GRT-GAZ e TIGF (Francia), SoCalGas (USA).
Al momento, non esistono delle linee guida per gli operatori su come preparare i loro sistemi ad accogliere una risorsa con proprietà diverse da quella che circola nella rete. HYREADY JIP vuole colmare questa mancanza per “massimizzare la percentuale di idrogeno che può essere aggiunta”, commenta in nota stampa Onno Florisson, Principal Consultant and DNV GL project manager, e per poter valutare e misurare “l’impatto e l’accettabilità” dell’iniezione di idrogeno. Il progetto, appena partito, avrà durata biennale e sarà suddiviso in momenti di lavoro ben distinti che riguarderanno: sistemi di trasmissione e distribuzione, infrastruttura end-use e applicazioni (sia domestiche che industriali), stazioni di alta pressione e mezzi per l’iniezione dell’idrogeno.
Al termine del progetto sarà reso disponibile ai diversi stakeholder un set di linee guida per identificare e quantificare gli effetti dell’aggiunta di idrogeno in una rete specifica e una serie di misure fattibili di mitigazione nel caso in cui le conseguenze di quest’intervento non siano accettabili.
Le linee guida si distingueranno in:
· grid level: in che misuraè interessata la capacità di trasmissione di energia di una rete?
· component level: a che punto le guarnizioni di un contatore gas potrebbero iniziare a perdere?
· location level: in che misura può essere colpita una zona di sicurezza intorno a una pipeline?
“L’ottenimento delle linee guida prodotte con HYREADY JIP rappresenta una grande opportunità di collaborazione con altre compagnie energetiche – ha commentato Christian Copin, Scientific Adviser di GRTgaz – Un modo per raggiungere l’obiettivo di iniettare in sicurezza l’idrogeno nella rete di gas naturale”.
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