Mobilità elettrica: tra offerta di servizi integrati e nuovi approcci ai veicoli

E %20mobilityreportLo sviluppo della mobilità elettrica richiede, per un corretto approccio, la presa d’atto della necessità di nuovi modelli di business e non di una semplice trasposizione di modalità operative già collaudate per i veicoli tradizionali e applicate ex abrupto al settore. Bisogna riconsiderare il ruolo del consumatore,  le nuove necessità legate a questa forma di mobilità, le criticità legate alle infrastrutture di ricarica e spostare l’attenzione verso un’offerta di servizi variegata e integrata,  nonché verso nuovi approcci che aprono la strada a una visione dell’automobile in grado non solo di consumare energia, ma anche di fornirla. Questi sono alcuni dei temi emersi nel corso della tavola rotonda tenutasi oggi a Milano in occasione della presentazione della prima edizione dell’E- Mobility Report realizzato dall’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, diretto dal professor Vittorio Chiesa. Un momento di dibattito in cui le aziende del settore energia hanno discusso delle potenzialità legate al comparto della mobilità elettrica e delle strategie più efficaci per sfruttarne tutte le potenzialità. 

Coesistenza di diversi modelli di business e offerta di servizi integrati 

Secondo Alessandro Bertani, Head of Networks Automation & Smart Grids at CESI, si delineerà un contesto caratterizzato dalla “coesistenza di diversi modelli di business”, dal “ruolo centrale delle utility” e dall’offerta di servizi sempre più integrati. Sull’importanza di un’offerta diversificata si è soffermato anche Massimo Sabbioneda, Head of Marketing & Development di Alpic che ha sottolineato l’importanza di un approccio globale al cliente, che introduca una serie di servizi collaterali e “aggiuntivi” non prettamente legati alla ricarica. In altre parole la sola vendita di energia  deve lasciare il passo a un modello di business caratterizzato dall’”ampliamento di servizi” tramite una serie di accordi con aziende di altri settori. 

Tra i temi emersi nel corso del dibattito anche quello del vehicle to grid. In questo senso ha sottolineato Bertani “bisogna considerare le potenzialità dell’auto elettrica anche da ferma”. Sulla stessa linea Giovanni Tagliabue Head of Power Scenarios and Competitive Analysis di Edison secondo cui questi veicoli possono contribuire al bilanciamento del sistema, ma è essenziale “inserirle dal punto di vista regolatori”. Alessandro Cicerchia, responsabile mercato di Enel Italia le batterie delle macchine hanno un alto potenziale, naturalmente opportunamente normate, per essere utilizzate nella fornitura di energia alle abitazioni nei momenti di picco dei consumi. 

Italia ed Europa a confronto  

L’incontro è stata l’occasione anche per confrontare il mercato italiano con quello europeo e internazionale: in particolare, secondo l’ad di Ev Way Franco Barbieri esiste un forte divario tra il nostro Paese e il resto d’Europa in termini di interoperabilità. In particolare – ha spiegato il manager – negli altri Paesi UE si riscontra una maggiore “capacità di fare sistema e una maggiore certezza delle regole” determinanti per lo sviluppo del settore.  Alfio Fontana, Energy Manager di Carrefour e Alberto Accanito, Manager per lo Sviluppo ed il Monitoraggio delle iniziative di Efficienza Energetica di Eni, hanno parlato, invece, dell’interesse delle rispettive aziende per il settore, mentre Valentina Cugno di Ancitel Energia ha sottolineato, nel suo intervento, il ruolo chiave dei Comuni nel promuovere i veicoli elettrici nell’ottica di  favorire politiche di sostenibilità e la rapida evoluzione delle città verso i paradigmi della smart city.  

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.