Le mani sporche dell’efficienza – parte 1

Viola

Energy Advisor di Assolombarda, Alessandro Viola è ingegnere energetico e in corso di certificazione come Esperto in Gestione dell’Energia ai sensi della norma UNI CEI 11339. Si occupa di lobby e consulenza nel settore energetico. In particolare, è attivo nella consulenza in ambito energy management, con focus sulla gestione di contratti di energia e gas per aziende di ogni settore e dimensione (startup, PMI, multinazionali) e del gruppo d’acquisto di energia elettrica di Assolombarda (che conta quasi 100 imprese). Referente del progetto “Impresa Energia – Efficienza energetica nel settore industriale” che si propone di sensibilizzare le imprese associate ad Assolombarda, è anche certificatore energetico accreditato.

Assolombarda ha messo in atto interventi strutturati di efficientamento?

Con il progetto strategico “Efficienza Energetica” aiutiamo le aziende ad utilizzare l’energia in modo più razionale mettendo a disposizione uno strumento gratuito di analisi dei consumi e dei fabbisogni energetici poi integrato in una piattaforma web. In più formiamo imprese e operatori del mercato in quanto riteniamo che sia fondamentale dar loro obiettivi chiari: promuovere la cultura dell’efficienza nelle imprese, diffondere strumenti di energy audit, ridurre le barriere di accesso al credito e favorire sviluppo e internazionalizzazione delle attività più innovative.

Per la nostra sede collocata nel centro di Milano stiamo inoltre pensando di implementare un sistema di EM che sia d’esempio per le aziende associate e pianificando una campagna di sensibilizzazione interna del personale all’uso razionale dei vettori energetici.

Quale tipologia di finanziamento avete scelto per la realizzazione di questa attività?

Per “esportare” la nostra esperienza all’estero e fare network con i Paesi dell’UE, abbiamo ideato – all’interno del programma Horizon 2020 – il progetto BENEFIT (Barrier-removal Energy efficieNcy initiativEs For IndusTry) che, riprendendo l’attività di Assolombarda in ambito di efficientamento, punta a coinvolgere soggetti omologhi in Spagna, Belgio, Svezia e in alcuni Paesi dei Balcani. Il lavoro si propone di sviluppare programmi comuni su energy audit e relativo benchmarking e punta a completare 200 audit energetici totali nei diversi Paesi partner; creare strumenti di sostegno finanziario convalidati dalle istituzioni finanziarie locali, di e-learning per i dipendenti delle imprese e di semplificazione dell’accesso al credito per progetti di efficienza attraverso l’uso di modelli standard, coinvolgere i decisori politici.

Quali vantaggi effettivi avete registrato dall’implementazione del progetto strategico?

Le ricadute delle nostre attività sulle imprese sono state immediate: l’audit ha permesso a chi si occupa di gestione dell’energia di soffermarsi su alcuni aspetti (a mio avviso fondamentali) che fino a quel momento aveva trascurato, come l’assenza di monitoraggio dei consumi delle aree aziendali più energivore o la manutenzione troppo spesso “su guasto” e non preventiva. Tra le aziende che hanno registrato benefici grazie al progetto “Efficienza Energetica” una media impresa che si occupa di lavorazione della plastica ha ottenuto, a seguito di interventi sulle linee produttive, TEE per una valore complessivo di oltre 260.000 € che hanno contribuito a rendere appetibile il business plan degli interventi. Unico rammarico: il GSE non ha accettato, tra gli interventi ammissibili ai fini dell’ottenimento dei certificati bianchi, il cambio organizzativo aziendale, motivandolo con la difficoltà nel valutare il coefficiente di durabilità.

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Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste