Mobilità elettrica innovativa grazie al crowdfunding

CrowdfundingE-car ed e-mobility, l’Europa sta premendo molto su questo settore sia per ridurre le emissioni in atmosfera nelle zone cittadine sia per rilanciare l’industria dell’automotive. Ma sono pronte le tecnologie sia nel sistema di reti che nelle auto per poter implementare il più velocemente possibile questa tipologia di mobilità? Ne parliamo con Max Ursin, CTO di InGRid società svizzera che sta sperimentando modelli innovativi di e-car con soluzioni di condivisioni della batteria in storage diffusi. Il modello, in fase prototipale è stato mostrato già a diversi eventi di settore. 

Quale è secondo il vostro punto di vista il passo in più da fare nelle e-car?

Le EVs sono equipaggiate con batterie che hanno la funzione anche di storage per sopperire ai picchi della rete a causa di una sovrapproduzione da fonti rinnovabili. In questo modo vogliamo rispondere ad uno dei maggiori problemi dati dalle fonti rinnovabili nel sistema: l’instabilità della rete e il sovraffollamento.

Secondo noi è questo il tema centrale della transizione energetica. Proprio perché ci crediamo abbiamo sviluppato un algoritmo di controllo intelligente “l’InGrid algorithm” che si attiva quando c’è una grande concentrazione di EVs e gestisce il bilanciamento della rete,  basta inserire un inverter bidirezionale nella e-car.

Tale esperienza l’abbiamo testata nel nostro prototipo (IndieWatt) tra l’altro è possibile bilanciare anche la rete di basso voltaggio. Il nostro è un prototipo che segue i trend del futuro sul settore che vede la vettura come un elemento ponte tra la rete e la batteria dellì’auto come un effettivo storage off-grid  disponibile nel sistema.

Per la realizzazione del progetto avete coinvolto più realtà industriali? Vi muovete solo in ambito europeo o anche extraeuropeo?

Siamo un team di sviluppatori indipendenti (IndieDEV) di origine Svizzera e Graca, e lavoriamo in partnership compagnie high-tech come  l’italiana FIAMM per le batterie al sale e Convertrionix  società canadese per gli inverter bidirezionali. L’integrazione tra batteria ed inverter l’abbiamo realizzata noi quindi è un software di controllo del nostro team di sviluppo.

Siete pronti per la realise del progetto? 

A livello di competenze siamo in grado di portare a compimento il progetto e implementarlo. Al momento abbiamo realizzato un prototipo che abbiamo esposto in fiere di settore. Il nostro freno ad oggi, essendo una start-up, è solo reperire le risorse finanziarie necessarie all’implementazione del progetto. Non appena avremo raccolto la cifra necessaria potremmo rendere competitivo sul mercato il nostro prototipo. Riteniamo che la domanda sia alta e ci sono molti pro-sumer desiderosi di possedere un auto simile, anche le microreti energetiche ne trarrebbero benefici (un riferimento sono le fabbriche di formaggi nelle Alpi).
Per raggiungere il target prefissato abbiamo avviato una campagna di crowdfunding www.indiewatt.ch ci auguriamo che ci dia i risultati sperati.

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.