Pile e accumulatori, grazie alle ricaricaricabli lieve calo della raccolta

 

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Nel 2016 sono state avviate al recupero quasi 9500 tonnellate di batterie portatili, un dato in leggera flessione rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente alla diffusione di accumulatori portatili ricaricabili che stanno allungando il ciclo di vita medio delle batterie. In particolare per quanto riguarda gli accumulatori industriali e per veicoli il dato dei dispositivi avviati al riciclo nei sistemi aderenti al CNPA (Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori) raggiunge quasi le  160.000 tonnellate. Questi sono solo alcuni numeri contenuti nella terza edizione del Rapporto Annuale pubblicato dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, con cui in cui il Consorzio traccia un quadro dell’operato dei Sistemi Collettivi e Individuali che lo compongono. 

I dati contenuti nel Rapporto Annuale – spiega in una nota Giulio Rentocchini, Presidente del CDCNPAe in particolare il leggero calo registrato, ci raccontano un fenomeno a cui stiamo assistendo da anni: l’uso sempre più massiccio di accumulatori ricaricabili al posto di pile usa e getta. Questo significa sostituire prodotti che diventano rifiuto dopo poche settimane con altri che possono essere ricaricati centinaia di volte nel corso di anni. Da un punto di vista ambientale è un passaggio importante ma è ovvio che i rifiuti disponibili per la raccolta sono sempre meno”. 

Poi rimane anche la cattiva abitudine di gettare le pile nel cestino dei rifiuti indifferenziati. Per questo – conclude Rentocchini – il CDCNPA ha deciso di investire in iniziative di comunicazione che dal prossimo autunno incrementeranno la conoscenza delle corrette modalità di raccolta differenziata delle pile e gli accumulatori portatili”

I dati di raccolta su base territoriale 

Crescono i luoghi di raccolta dove vengono consegnati o stoccati i rifiuti destinati al trattamento, attestandosi a fine 2016 a 5283. In particolare sono strutture gestite nella maggior parte dei casi da Comuni e aziende di igiene urbana oppure punti vendita della distribuzione. La  regione che ospita più luoghi di raccolta è la Lombardia (1.128 strutture), seguita dal Veneto (624) e dal Piemonte (504). Nelle altre aree le regioni più attrezzate sono il Lazio con 347 luoghi di raccolta e la Campania con 237. Fin qui il numero dei centri di raccolta dunque, ma quali regioni registrano le performance migliori? A prevalere sono ancora le regioni del nord i due terzi dei rifiuti gestiti direttamente dal CDCNPA (al netto della raccolta volontaria). In particolare ai primi posti troviamo Lombardia con 1.052.695 kg, Veneto con 754.198 kg e Piemonte con 524.846 kg. In Italia centrale  la regione più attiva è, invece, la Toscana (450.549 kg) e al Sud la Campania (142.740). 

Accumulatori industriali e per veicoli 

Se analizziamo in particolare i dati relativi ad accumulatori industriali e per veicoli – costituita per l’83% da batterie di auto, camion, moto, etc. – il report, come si legge in una nota, mostra come la raccolta sia “rimasta sostanzialmente stazionaria rispetto all’anno precedente con 159.760.458 kg raccolti e avviati al riciclo nel corso del 2016”. 

il tema del riciclo nei dipinti di Matisse, Mondrian e De Chirico

Per l’edizione di quest’anno il report ha sfruttato le potenzialità dell’arte per comunicare il tema del riciclo.  Sono stati scelti 6 grandi artisti – Mirò, Picasso, Matisse, Mondrian, De Chirico e Capogrossi – che sono stati omaggiati attraverso altrettante tavole dell’illustratore sardo Toni Demuro. Ogni tavola riprende l’opera di un pittore  e, come si legge in nota, “vi introduce con ironia e delicatezza il tema del riciclo delle pile”. 

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