Raccolta PFU, Annual Report EcoTyre: Triplicata raccolta al sud

Shutterstock 287582921Le regioni del sud Italia hanno registrato  gli incrementi più significativi in termini di raccolta di pneumatici fuori uso (PFU) passando da 3 milioni di kg del 2015 a oltre 10 milioni di kg del  2016. Se entriamo più in dettaglio vediamo che la Campania è passata da un milione di kg del 2015 a oltre 5 milioni del 2016, mentre la Sicilia e la Calabria hanno più che raddoppiato i quantitativi. Buoni risultati sono stati ottenuti anche in Puglia con un +38% e in  Molise dove si registra  il record con un aumento del +730%.  Al nord, invece,  si continuano ad avere buone performance di raccolta in Piemonte e Liguria mentre al Centro è il Lazio a registrare i quantitativi più alti. 

Più di 50 milioni di kg di PFU gestiti 

Questi sono solo alcuni dati contenuti nell’Annual Report di EcoTyre 2016, il consorzio che si occupa della gestione dei pneumatici fuori uso. Quest’anno è stato inoltre raggiunto un traguardo importante legato al superamento dei 50 milioni di kg di PFU gestiti attraverso attività ordinarie, attraverso i ritiri presso gli Autodemolitori ACI e attraverso gli interventi straordinari legati al progetto PFU zero, iniziativa nazionale di mappatura dei depositi abbandonati di Pneumatici Fuori Uso’. 

Se si analizzano i PFU raccolti emerge come la gran parte provenga dalla raccolta ordinaria  che da sola si attesta a 43.753.278 kg, gestiti con la realizzazione  del 5% in più di missioni rispetto all’anno precedente (22.141) presso i 10.584 punti serviti (gommisti e officine). Ammontano invece a  3.353.336 i kg ottenuti grazie agli 887 ritiri presso i demolitori accreditati ACI  mentre  le attività di raccolta straordinaria e volontaria legate al progetto  PFU Zero hanno portato alla gestione di  3.041.940 kg, finanziati grazie all’avanzo di gestione che il Consorzio ha avuto negli anni precedenti. 

Ma il progetto PFU zero non è l’unica attività promossa dal Consorzio. Ecotyre, in sinergia con Legambiente, Confartigianato, CNA, Airp, Federpneus, Ecopneus e Greentire ha, infatti, creato l’’Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e PFU in Italia: la piattaforma “CambioPulito”. Grazie a questo progetto si punta a  combattere la vendita “irregolare” degli pneumatici e l’evasione del contributo ambientale per il riciclo degli PFU.  

Nel 2016 confermati i trend di crescita 

Il 2016 è stato un anno proficuo per il nostro Consorzio che ha visto confermati tutti i trend di crescita – ha affermato in una notaEnrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – questo è stato possibile  soprattutto grazie all’aumento nel numero di Soci, che a oggi ha raggiunto quota 606, confermando EcoTyre la prima realtà del settore per numero di aziende associate. Ma la crescita quantitativa svela anche una crescita qualitativa nelle azioni, che abbiamo deciso di certificare avviando le procedure per essere conformi agli standard ISO 9001 e 14001”. 

“Da un punto di vista operativo – ha aggiunto Ambrogio –  siamo intervenuti sulla rete organizzativa e logistica per fare in modo che il maggior numero di ritiri riguardasse i punti di raccolta del Meridione. Questo sforzo ha permesso di triplicare la raccolta al sud migliorando il servizio e dando stimolo a un tessuto imprenditoriale che ha voglia di crescere e lavorare in una logica di piena sostenibilità ambientale. Importante il lavoro volontario grazie a PFU Zero e quello fatto per combattere il problema degli PFU che ogni anno risultano in eccesso rispetto ai quantitativi immessi sul mercato a causa dalla vendita irregolare di pneumatici per i quali non viene pagato il contributo”.

“L’ultima iniziativa – ha concluso il presidente di Ecotyre  – riguarda Pantelleria dove lo scorso anno siamo stati con il progetto PFU Zero pochi giorni dopo l’incendio che ha devastato i boschi dell’isola. Vedendo quello scempio abbiamo deciso di intervenire e così abbiamo aderito alla campagna 10.000 alberi per Pantelleria, promossa da Parchi per Kyoto per la riforestazione dei boschi dell’isola. Abbiamo deciso di dare il nostro contributo all’ambiente firmando un protocollo d’intesa per il ritiro gratuito degli PFU e donando un albero per ogni Socio attivo al 31 dicembre 2016, ossia 564 piante che saranno presto messe a dimora”.

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