Economia circolare: Galletti firma due bandi su rifiuti

Shutterstock 278809127Da una parte la ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie di recupero, riciclaggio e trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE); dall’altra i rifiuti non rientranti tra le categorie già servite dai consorzi di filiera, ecodesign dei prodotti e corretta gestione dei relativi rifiuti. Sono questi i temi al centro dei due bandi del valore complessivo di 2,1 miliardi di euro, firmati dal Ministro Gian Luca Galletti e pubblicati sul sito del ministero dell’Ambiente, che mirano a finanziare nuove tecnologie al servizio dell’economia  circolare. In particolare il bando relativo ai RAEE ammonta a 900 mila euro, quello inerente ecodesign e  rifiuti non rientranti tra quelle già servite dai consorzi di filiera , invece, a 1,2  milioni di euro. 

L’Italia accetta la sfida dell’economia circolare 

“L’Italia – afferma in una nota  il ministro Gian Luca Galletti ha già accettato la sfida dell’economia circolare, nel contesto del forte impegno continentale che si sta concretizzando nel Pacchetto europeo sulla ‘Circular Economy’: proprio per questo abbiamo bisogno di lavorare sull’innovazione e soprattutto in quei terreni nei quali c’è più bisogno di elevare le performance ambientali: apriamo dunque questa opportunità al settore pubblico e ai privati, contando di ricevere un grande riscontro e ottime idee per il nostro Paese”.

Obiettivi dei bandi 

Il focus dei bandi è l’uso efficiente delle materie prime, lo sviluppo e il potenziamento della circolarità tra la gestione dei rifiuti e il mercato di prodotti e materiali,  il tutto per promuovere il reimpiego in nuovi cicli produttivi. Si mira così, come viene sottolineato in una nota, a “promuovere l’incentivazione su scala industriale di tecnologie innovative e sostenibili per il trattamento di materiali provenienti da prodotti complessi a fine vita, come anche lo sviluppo dell’ecodesign dei prodotti per facilitare l’industria dello smontaggio, la separazione delle singole componenti e l’avvio al riciclo delle matrici ambientali”. 

“L’elevata  replicabilità” dovrà essere l’elemento essenziale di questi bandi insieme alla “possibilità di un rapido trasferimento dei risultati all’industria per l’attuazione degli interventi”.  Le istanze di ammissione, si legge nella nota, “dovranno essere redatte utilizzando il Modulo scaricabile dal sito www.minambiente.it alla sezione “Bandi e avvisi”. Il contributo assegnato per ciascuna delle iniziative progettuali ammesse a finanziamento non può essere inferiore a centomila euro e superiore trecentomila, comprensivo di ogni onere.

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