House sharing: il 34% dei romani dice sì

HomesweethomeIl 34% dei romani è pronto a mettere in comune la propria casa con nuovi ospiti e il 16% non esclude di farlo in futuro. Un passo importante considerato che ancora oggi per il 78% degli abitanti della Capitale rappresenta il luogo per eccellenza dell’intimità, del benessere e della serenità, che per il 43% è un bene affettivo e per il 19% è una proprietà da lasciare ai figli.

È il quadro delineato dall’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, nell’indagine CAWI (computer assisted web interview) realizzata dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2016 su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso e area geografica. 

Nuove amicizie tra i vantaggi dell’house sharing

Un trend in crescita che avvicina Roma agli altri capoluoghi europei – qui è una abitudine ormai – e che permette di stringere nuove amicizie e di vivere in modo diverso i luoghi più abituali della propria quotidianità. Anche se il 57% degli abitanti del capoluogo laziale teme di avere ospiti maleducati e poco rispettosi e il 38% di perdere la propria privacy.

C’è ancora chi dice no

C’è ancora chi, d’altro canto, guarda con scetticismo al fenomeno dell’house sharing ed è rappresentato dal 50% dei romani che, per il 32%, non si fida di chi abiterà la propria casa e, per il 18%, tra le mura domestiche tollera solo la presenza dei familiari.

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