Un effetto a cascata. È quello che sembra stia coinvolgendo i colossi automobilistici più noti a livello mondiale. Atto d’accusa, questa volta, è la manomissione delle emissioni del Suv Qashqai Nissan, per il quale il produttore giapponese ha perso la causa contro il Ministero dell’Ambiente della Corea del Sud.
Livelli di NOx più alti per il Suv Qashqai Nissan
Come si legge sul sito stampamotori.it, si dubita che il modello 814 Qashqai, venduto tra il novembre del 2015 e il maggio dell’anno successivo, che monta motori diesel Renault da 1.6 l abbia ottenuto l’omologazione con sistemi falsi o illegali. Nissan pare aver approfittato della diatriba internazionale in corso tra i paesi europei sul concetto di “finestra termica”, che, per preservare il motore, permette di disattivare il sistema di abbattimento di monossido di azoto alle basse temperature. Difatti, sembra che sui Suv Qashqaiil sistema Exaust Gas Recirculation (EGR) si disattivi al raggiungimento dei 35° con conseguente aumento delle emissioni di NOx.
La decisione del Ministero, che fa seguito a una indagine indipendente, giunge dopo diversi provvedimenti adottati dalle autorità coreane: oltre a una sanzione pecuniaria, avevano imposto l’obbligo di richiamo delle vetture incriminate e la sospensione della commercializzazione della Infiniti Q50, modello di alta gamma del marchio Nissan. La casa di produzione si dice estranea a ogni accusa, forte anche degli esami positivi condotti sul modello da diverse commissioni indipendenti di altri paesi.
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