L’onda d’urto del digitale sul business. Lo studio di Atos

Lavoratori e imprese sempre più digitalizzati e de localizzati che fonderanno il proprio business sulle capacità di analisi e trasmisssione delle informazioni. È lo scenario delineato da qui al 2020 all’interno della ricerca “Journey 2020-Digital Shockwaves in Business” condotta dalla Comunità scientifica di Atos, gruppo di respiro internazionale attivo nei servizi digitali. Due i quesiti di partenza: quanto l’innovazione tecnologica impatta sul mondo del business e sulla nostra vita quotidiana? Qual è lo scenario che si va delineando da qui al 2020?

I risultati dello studio

Lo studio rileva e analizza le tecnologie dirompenti esistenti, ivi compreso il quantum computing – dispositivo che sfrutta processi tipici della meccanica quantistica per l’elaborazione dei dati – che aiuterà le imprese nella previsione dei cyber attack favorendo lo sviluppo di nuove strategie per la sicurezza dei propri sistemi informatici. Uno scenario che vedrà delinearsi nuovi modelli di business secondo i quali l’attività delle aziende, simili a nodi di reti intelligenti, sarà scandita dalla crescente condivisione di informazioni relative a: progettazione, produzione, gestione e distribuzione di beni e servizi. In questo scenario cambieranno anche le modalità di lavoro: il workplace sarà virtuale, collaborativo e flessibile e vi si lavorerà grazie alle wearable technology.  

In quella che Atos definisce Information Technology of Life saranno sempre più importanti le sfide che si delineano nel campo delle tecnologie applicate alla medicina e al settore alimentare, capaci di generare questioni morali ed etiche nuove.

Una guida per le imprese

“Le trasformazioni alle quali assisteremo nei prossimi anni porteranno conseguenze importanti in tutti i settori dell’economia e le imprese che sapranno anticiparle reagendo nel modo giusto rispetto alla propria industria, assumeranno un ruolo preminente nell’era digitale”, ha commentato in nota Giuseppe Di Franco, AD di Atos Italia. “Crediamo che Journey 2020 sia per tutti noi uno strumento utile per trarre spunti di riflessione sul futuro che ci attende e per interpretarne al meglio le opportunità che offre”, ha concluso l’AD.