Russia: Rosatom vince appalto per 26 impianti eolici

Shutterstock 129209852Rosatom, impresa statale russa, sarà impegnata in progetti legati alla realizzazione di una serie di impianti eolici per una capacità installata pari a 3,6 GW. Il progetto è volto a promuovere l’utilizzo di fonti di energia alternative: il Governo russo ha, infatti,  posto come obiettivo quello di arrivare a una produzione di energia da rinnovabili pari al 2% della generazione totale entro il 2024.

Gli step di realizzazione del progetto 

Nel 2016 una controllata di Rosatom ha vinto una gara d’appalto per la costruzione di 26 impianti eolici della capacità totale di 610 MW, 17% della capacità eolica totale prevista dal progetto. Lo step successivo consisterà nel trovare un partner entro la fine dell’anno che fornisca un supporto tecnologico nella realizzazione delle strutture. Successivamente l’azienda ha in programma di commissionare le prime turbine eoliche da 150 MW, destinate al mercato domestico, entro il 2018 per poi portare la capacità installata a 200 MW nel 2019 e a 260 nel 2020. In una prima fase gli impianti saranno realizzati nel sud del Paese dove sono state già effettuate valutazioni di tipo quantitativo: in particolare saranno interessate la Repubblica di Adygea, la regione di Krasnodar, Stavropol e Rostov. Si inizierà nel 2018 con Adygea. Il Governo ha inoltre stabilito che il 65% delle attrezzature degli impianti debba essere prodotto in Russia. 

 Investimenti richiesti dal progetto 

Secondo le stime della società la cifra necessaria per la realizzazione di tre parchi eolici nel sud della Russia sarebbe pari poco più di 1 miliardo di euro. Il vice- amministratore delegato per lo sviluppo corporate e gli affari internazionali di Rosatom Kirill Komarov, come si legge in una nota, si è mostrato soddisfatto del notevole interesse riscontrato negli investitori russi: molte banche e istituzioni finanziarie avrebbero sottolineato l’importanza del progetto. L’obiettivo più ambizioso da raggiungere è quello di rispettare i requisiti governativi per quanto riguarda la localizzazione. “Ogni stazione deve essere costruita sul territorio della Russia, un numero di componenti deve essere prodotto da aziende russe, e solo allora il governo è pronto a pagare per l’alimentazione elettrica” ha spiegato nella nota Kirill Komarov. 

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