Micro – cogenerazione, in uno studio i vantaggi economici e ambientali

MoneteUn beneficio netto pari a circa 79 milioni di euro e una riduzione complessiva di circa di 500 mila tonnellate di gas climalteranti – tra cui la CO2 – e inquinanti come ossidi di azoto, monossido di carbonio e polveri sottili. Questi sono alcuni numeri legati ai vantaggi della micro – cogenrazione, la produzione simultanea di calore ed elettricità in sistemi di potenza inferiore ai 50 kW, secondo quanto emerso da una ricerca realizzata da Althesys. Lo studio ha provato a valutare i vantaggi legati a una maggiore diffusione di questo tipo di tecnologia nel nostro Paese sia da un punto di vista ambientale sia dal punto di vista economico. 

I vantaggi in termini di impatto ambientale 

Contrariamente a quanto si pensa – spiega in una nota Agostino Re Rebaudengo, presidente di AssoRinnovabili e di Asja Ambiente Italia il contributo del riscaldamento residenziale all’inquinamento atmosferico nelle nostre città si avvicina o addirittura supera quello del settore dei trasporti”. In un contesto come quello italiano, si legge nella nota, in cui il 56% degli edifici è in classe energetica G – le emissioni di particolato delle nostre case incidono tra il 10 e il 30% del totale, trend questo in netta crescita. Uno scenario, sottolinea la nota, in cui i sistemi di riscaldamento domestici, a differenza dei motori delle auto, non riescono ancora a contrastare un contributo sufficientemente rilevante.

Le detrazioni fiscali 

Per quanto riguarda, invece, la detrazione fiscale la ricerca mostra  come ci potrebbe essere un ritorno di 1,8 euro per ogni euro di minor gettito fiscale, con un beneficio netto finale di 78,9 milioni di euro. “La micro-cogenerazione – sottolinea Re Rebaudengocomporta benefici di tipo ambientale, energetico ed economico e la sua diffusione permetterebbe al nostro Paese di ridurre o evitare le sanzioni europee dovute all’infrazione della direttiva comunitaria sulla qualità dell’aria. Per raggiungere questi obiettivi sarebbe inoltre molto importante introdurre l’obbligatorietà dell’installazione di tali impianti per gli edifici di nuova realizzazione, in linea con quanto raccomandato dalle Direttive Ue, essendo questa tecnologia fino a 20 volte meno inquinante delle moderne caldaie.”

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