Turbine eoliche come aquiloni nel cielo. E’ l’idea realizzata da Rogelio Lozano e Thibault Cherqui, ricercatori del CNRS (Centre national de la recherche scientifique) e co-fondatori di Bladetips Energy.
Come funziona
Questi dispositivi high tech non hanno nella loro struttura il palo verticale presente nelle normali turbine eoliche, un elemento che non ha alcun ruolo nella produzione di elettricità e anzi costituisce una voce di costo rilevante. Al posto di questa componente, come si legge sul sito science et vie, è stato introdotto un cavo mantenuto in trazione da tre lame. Ma come avviene nello specifico la produzione di energia? Il motore – generatore converte in energia la trazione che viene esercitata sulla base del macchinario e non più la rotazione delle pale.
Il prototipo disponibile nel 2020
Una delle criticità legate al meccanismo è quella di riuscire a ridurre al minimo le perdite di energia dovute al riavvolgimento del cavo: per raggiungere questo obiettivo l’angolo della lama viene modificato in modo che la resistenza al vento sia minima e l’”aquilone” non vada verso il basso. In particolare per far “salire” queste pale high-tech verso l’alto in assenza di vento sono stati inseriti dei rotori, strutture meccaniche rotanti. Un prototipo della potenza di 2 MW e 80 mt di diametro di questi macchinari sarà disponibile nel 2020.
http://www.youtube.com/watch?v=10mx8OXE79Q
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