Non abbastanza “green” e poco attenti all’ambito europeo

Così tg e quotidiani italiani per l'Osservatorio EcoMedia

Nei tg il 7% delle notizie ha carattere ambientale

Media Eco I quotidiani e i tg italiani non sono ancora abbastanza green. Su 1.760 notizie analizzate comparse sui giornali, quelle a carattere ambientale sono ospitate maggiormente sulle testate locali (43%), con un forte coinvolgimento delle istituzioni locali (in aumento rispetto al 2014, dal 9 al 20%) e della società civile. Per quanto riguarda i tg, rispetto a 35.728 monitorate 2.702 sono state dedicate all’ambiente, ovvero il 7%  contro il 3% del 2015.

Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto 2016 “L’informazione ambientale in Italia” presentato stamane a Roma durante il III Forum nazionale “Ambiente tra infomazione, economia e politica” promosso da Pentapolis Onlus.

I dati del rapporto

La ricerca, che si avvale dell’adesione del Presidente della Repubblica e della collaborazione con la Federazione nazionale della stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti, è il frutto dell’analisi, condotta tra aprile e settembre 2016, delle notizie dedicate ai temi ambientali pubblicate sui 5 principali quotidiani nazionali e le rispettive testate locali e tematiche – Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore – e all’interno dell’edizione Prime Time dei 7 principali Tg italiani – Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, La7 – nei primi 9 mesi dell’anno.

Interessante osservare come i media italiani siano ben lontani dal dedicarsi a notizie ambientali di respiro europeo: uniche eccezioni La Repubblica e Il Corriere della Sera con, rispettivamente, il 38% e il 26% delle notizie. Il Sole 24 Ore, invece, predilige concentrarsi sul contesto nazionale e internazionale e Il Messaggero e La Stampa su quello locale. Inoltre, la centralità dei temi ambientali in prima pagina resta esigua raggiungendo quota 11,7%, a parte dei picchi ne La Repubblica (19%).

Per quanto riguarda la positività o negatività dell’informazione quotidiana: il Messaggero, in particolare presenta il 28,4% delle notizie connotate in maniera positiva e l’8,1% negativa. Sui tg, poi, il 48% è incentrata sui temi legati a incidenti e calamità, le categorie meteo e best practice toccano il 17% e natura totalizza il 5%. Dunque si conferma un trend dettato dalla componente emotiva ed emergenziale delle notizie, con una concentrazione nel periodo legato al Referendum sulle concessioni per le trivellazioni e sul terremoto che ha interessato il Centro Italia.

Infine, il tema degrado e inciviltà è fortemente centrato in Italia (88% delle notizie) con al primo posto l’emergenza rifiuti (37%) seguita a stretto giro dall’inquinamento (36%). Importante, poi, evidenziare che anche il tema best practices registra una buona percentuale: l’88% delle notizie è centrato in Italia.

Lo stimolo per una stampa più attenta all’ambiente

“Attraverso il Rapporto annuale vogliamo stimolare la stampa italiana a un diverso approccio nei confronti delle tematiche ambientali, che produca anche un’attenzione maggiore del decisore pubblico”, ha commentato il Presidente dell’Osservatorio Eco-Media Massimiliano Pontillo. Anche confermando un trend emerso nell’edizione precedente del report: i media, infatti, non devono solo raccontare emergenze e disastri naturali, “ma anche analisi di taglio economico, per promuovere sempre di più la green economy come leva competitiva per il mercato italiano, e racconto di best practices, per incentivare una più solida cultura ambientale nazionale”,  ha concluso Pontillo.

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