Primo bilancio di sostenibilità di Ferrarelle: 90% di riciclo materiali

Ferrarelle SostenibilitPrimo Bilancio di sostenibilità di Ferrarelle

Una riduzione dei consumi di energia – testimoniato da abbassamento del 9,9% rispetto al 2013 dell’indice di intensità energetica (consumo energetico complessivo per ogni litro di acqua imbottigliata) –  e del peso degli imballaggi, in particolare plastica (-21% peso del PET per il formato 1,5L dal 2007 al 2015). Questi sono alcuni dei dati del primo bilancio di sostenibilità  realizzato da Acqua Ferrarelle e presentato il 16 novembre a Napoli.  Dal report emerge, inoltre, l’impegno del gruppo a utilizzare forme di energia pulita: il 96% energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico di Riardo è utilizzata come autoconsumo e copre circa il 7% del fabbisogno dello stabilimento. Sul fronte della gestione sostenibile dei rifiuti si registra una percentuale del 90% di riciclo dei materiali scartati. La scelta di utilizzare il pellet a km 0, inoltre, attraverso l’ adozione del sistema del Total Pallet Management ha permesso al gruppo di ridurre in un anno del 50,3% le emissioni di C02, del 71,4% i consumi di legno e del 76,5% la quantità rifiuti smaltiti in discarica.  

Il contributo per l’introduzione del Product Environmental Footprint Category Rule

Il gruppo Ferrarelle sta poi effettuando una valutazione dell’impatto ambientale dei suoi prodotti attraverso due distinti iniziative: la certificazione EPD e la partecipazione al tavolo di lavoro europeo guidato dalla Direzione Generale Ambiente della UE per la realizzazione della PEFCR – Product Environmental Footprint Category Rule, una  specifica tecnica per calcolare l’impatto ambientale per la produzione e commercializzazione delle acque minerali in bottiglia. 

La collaborazione con il FAI 

 Nel Bilancio di sostenibilità è poi menzionata la collaborazione con il  FAI – Fondo Ambiente Italiano per un progetto finalizzato alla valorizzazione del Parco Sorgenti di Riardo, l’area di 135 ettari situata nella Valle d’Assano, nell’alto casertano, al confine con il Molise e il Lazio, dove si trovano  le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Natía e Santagata, oggi patrocinato dalla fondazione.  Oltre ad attività di valorizzazione delle risorse naturali del territorio nell’ambito dell’iniziativa è svolto il restauro conservativo di Masseria Mozzi, risalente al XVIII sec., oggi fulcro del parco e punto ristoro, e l’avvio delle coltivazioni biologiche affidate alla cura dell’azienda agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle. 

Nel corso della giornata sono stati presentati come si legge in una nota anche i risultati di un’indagine rispetto alle tematiche di sostenibilità e all’impegno che le aziende hanno in questo ambito.  Tra i dati emersi c’è l’individuazione dei primi 5 temi principali di conversazione sui social: si va dalle menzioni relative a Vegan (28%), Made in Italy (26%), a Ecocompatibile (22%), Alteratori prodotti alimentari (8%) e slow food (4%).

 

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