RAEE, convezione tra FederlegnoArredo e ERP per la gestione del fine vita

AccordoRAEE del legno accordo con ERP


Cercare di semplificare il processo legato alla gestione del fine vita dei RAEE per agevolare le aziende che hanno l’obbligo di dover assolvere allo smaltimento di questa tipologia di rifiuti e di assumersi la responsabilità in solido con con i distributori esteri per il loro recupero. E’ questo il motivo principale che ha spinto FederlegnoArredo, la federazione degli imprenditori del legno e dell’arredo, a stipulare recentemente una convenzione con ERP (European 
Recycling Platform).

Iniziativa e vantaggi nell’intervista a Stefano Bordone, presidente di Assoluce

Un’iniziativa che, proprio perché legata all’introduzione di un interlocutore unico a livello europeo, permette di rendere le procedure più efficienti e agili, come ci ha spiegato Stefano Bordone, presidente di Assoluce (una delle associazioni che compongono FederlegnoArredo). Insieme a lui abbiamo approfondito alcuni aspetti legati alla convenzione. 

Come nasce l’idea di stipulare questa convenzione e cosa prevede? 

L’idea nasce dall’esigenza di sostenere le nostre imprese nell’affrontare il tema del riciclo. Noi, in quanto produttori, siamo già da un po’ di tempo responsabili del fine vita del prodotto nel nostro Paese, ora questo tema si sta allargando ai Paesi europei dove esportiamo, quindi, sebbene sia sempre a carico dell’importatore l’onere di smaltire il prodotto, nella realtà chi importa sono i rivenditori che chiedono sempre più a noi di gestire la questione. La necessità  era dunque trovare un partner unico che potesse darci una mano a gestire nei vari Paesi questa tematica, così abbiamo trovato questo partner in ERP. 

 

Cosa vi ha spinto, in particolare, a optare proprio per ERP?  

Abbiamo fatto un minimo di ricerca, ma ERP era l’unico che ci garantiva una copertura del territorio europeo consolidata e in più, laddove loro non sono presenti direttamente, hanno delle convenzioni con altri sistemi di raccolta. Per noi era importante avere un solo interlocutore che si occupasse di gestire il problema nei Paesi dove esportiamo. 

 

Più in dettaglio quali sono i principali vantaggi di avere un interlocutore unico come ERP? 

Se io esporto in Francia o in Germania dovrò comunicare i dati dell’esportazione in questi Paesi e poi sarà ERP a farsi carico di gestire la distribuzione del dato nei vari territori. Se non avessimo fatto così sarebbe stato necessario mettere in piedi una relazione con un consorzio, per esempio, in Francia, fare la mia denuncia in Italia, la mia denuncia in Francia. Con la convenzione, invece, ho un solo interlocutore a cui comunico i miei dati e poi l’interlocutore gestisce a valle i processi. 

 

Quali saranno ora gli step successivi?  

La convenzione è stata firmata appena dopo le vacanze estive e ora i primi imprenditori cominceranno a muoversi, interfacciandosi con ERP e mettendo in moto tutto il meccanismo. Per quel che mi risulta siamo all’avanguardia, perché non ho notizie di colleghi di altri Paesi che abbiano fatto una cosa simile. Con questa convenzione noi abbiamo “fissato le regole del gioco”, dopodiché ogni singolo interlocutore farà la sua convenzione con ERP e poi stipulerà le sue condizioni commerciali, che naturalmente sono diverse per ogni singola azienda. 

Il servizio che siamo riusciti a offrire ai nostri associati, secondo il nostro parere, ha un valore molto elevato. Immaginiamo, ad esempio, una piccola azienda che deve gestire 17, 18, 20 consorzi nei vari Paesi in cui esporta in Europa dovendo stipulare 20 convenzioni, fare 20 comunicazioni, magari 20 fatture etc. Se uno, invece, stipula una convenzione con ERP, nel momento in cui inizia ad esempio a esportare in Austria, dove non aveva mai esportato prima, può procedere in questo modo: comunicare a ERP che sta esportando anche lì e fornire a loro i dati. A questo punto ERP si preoccupa dello smaltimento.

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.