Riqualificazione energetica, Rete Irene: “Necessarie nuove regole per favorire interventi estesi”

Shutterstock 116463076La necessità di andare oltre l’ecobonus,  che secondo una notizia di pochi giorni fa è stato rinnovato fino al 2017 – e puntare su un nuovo sistema di regole incentrato “sull’ incentivazione di riqualificazioni profonde ed estese” che inducano “i proprietari di immobili a non realizzare interventi frazionati ed irrisori”.  E’ questo il punto cardine della visione di Rete Irene per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici. 

 Sull’efficacia dell’ Ecobonus si stanno finalmente diffondendo i dubbi che, a rischio di essere noiosi, continuiamo a ripetere. Se non ci si limita a una visione superficiale della situazione ma si vanno ad analizzare i numeri nel profondo, è chiaro che uno strumento come questo non è sufficiente a cambiare in misura significativa le caratteristiche energetiche degli edifici”, ha affermato in una nota Virginio Trivella, coordinatore del comitato scientifico di Rete IRENE e membro d Renovate Italy.

 I dati parlano chiaro: l’Ecobonus finora ha aiutato la sostituzione delle caldaie e dei serramenti di singoli appartamenti. L’isolamento di facciate e coperture è l’eccezione e ha riguardato meno del 5% in valore di tutti gli interventi incentivati. L’integrazione, poi, è assolutamente sconosciuta. Ormai è chiaro che questo meccanismo più di tanto non è in grado di fare. L’ecobonus ha fallito con le riqualificazioni profonde ed è inutile pensare che limitarsi a prorogarlo possa aiutare lo sviluppo”, ha aggiunto il manager.  

Secondo Rete Irene bisognerebbe rendere più strutturato un “sistema di certezza che consenta anche agli incipienti attuali e futuri” di accedere al contributo. Ciò consentirebbe di mettere in atto meccanismi finanziari particolarmente efficienti che porterebbero a una riduzione del costo  delle operazioni contribuendo a “creare consenso sulle decisioni assembleari”. 

“Oggi le banche sono più disponibili che in passato a finanziare i condomini. Rete Irene, per esempio, ha alcune convenzioni molto interessanti con i principali istituiti bancari. Se il contributo dello Stato potesse essere trasformato in una somma liquida e certa, i processi decisionali e i finanziamenti sarebbero di gran lunga semplificati e gli interventi di riqualificazione si moltiplicherebbero. Un conto è indebitarsi per 100, un’altro per 35, soprattutto se il 35 rientra con il risparmio ed è garantito da un buon contratto di prestazione energetica”, ha sottolineato Trivella.

 Un elemento chiave per promuovere il mercato della riqualificazione energetica è, secondo Rete Irene, quello di cercare di coinvolgere i condomini per spingerli a intervenire sia sulle parti comuni degli edifici sia su quelle private.  “E’ insito nel concetto di deep renovation agire su tutte le componenti dell’involucro e degli impianti, per questo abbiamo suggerito di creare le condizioni per alimentare un reale interesse ad intervenire non solo sulle parti comuni dei condomini, ma anche su quelle private, come i serramenti. Bisogna indurre i singoli a collaborare con il soggetto collettivo condominiale. L’interesse di uno deve corrispondere a quello di tutti”, ha spiegato il Coordinatore del Comitato scientifico di Rete IRENE.

 

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.