#SALVAILCLIMA: 15.000 firme per chiedere la ratifica di COP 21

Cambiamentoclimatico15.000 firme in meno di una settimana per la petizione lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio su Change.org: “#Salvailclima: subito ratifica dell’Accordo di Parigi” .

L’Accordo, meglio noto come “COP21”, dal nome della conferenza di Parigi in cui è stato elaborato, impegna gli Stati a limitare l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi, attraverso misure che dovranno “preparare, comunicare e mantenere” con revisioni periodiche per puntare ad obiettivi sempre più ambiziosi.

Per entrare in vigore, difatti, l’Accordo di Parigi deve essere ratificato da almeno 55 Paesi che rappresentino almeno il 55% delle emissioni globali di gas serra. Per quanto all’epoca della conferenza sia stato centrale nelle cronache di stampa specialistica e non, oggi dela ratifica del clima si parla poco e sono diversi i Paesi che devono ratificare tale impegno, tra cui l’Italia.

«È assurdo che dopo l’impegno del premier a New York il 22 aprile scorso in sede ONU- ha aggiunto Alfonso Pecoraro Scanio – non sia stato nemmeno trasmesso alle Camere il Ddl di ratifica. Lo si faccia subito. Lo dobbiamo all’opinione pubblica italiana e mondiale ma ne va anche della credibilità internazionale del nostro Paese. Non bastano i tweet, servono atti di Governo e Parlamento».

La fase di concertazione e consultazione dovrebbe essere in corso ma se non si accelera la presentazione alle Camere, peraltro già sollecitata da interrogazioni parlamentari, così si rischia di non arrivare alla ratifica nemmeno in tempo per la Cop 22, la conferenza Onu sul clima prevista a Marrakesh, in Marocco, il 7 novembre prossimo

Al recente G20, gli USA e la Cina, responsabili insieme del 38% delle emissioni globali di gas serra, hanno accelerato la loro ratifica così come stanno facendo numerosi altri Paesi. In Italia, invece, il Governo non ha ancora nemmeno trasmesso al Parlamento il Disegno di Legge di ratifica che va proposto dal ministero degli Esteri, di concerto con il ministero dell’Ambiente e altri dicasteri. 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.