Uno studio rileva particelle inquinanti nel cervello umano

InquinamentoUna ricerca realizzata dall’Università di Lancaster, in Inghilterra, ha scoperto la presenza nel cervello umano di ‘rilevanti’ quantità di nanoparticelle tossiche causate dall’inquinamento atmosferico. Il dato è stato ottenuto da un’analisi su 37 diversi soggetti di età compresa tra 3 e 92 anni (29 di Città del Messico, 8 da Manchester) e, come spiega il Guardian che riporta la notizia, risulta particolarmente rilevante per la possibile correlazione, attualmente in fase di analisi in recenti studi scientifici, con l’insorgenza di patologie come l’Alzeheimer. 

In particolare la ricerca, pubblicata negli Atti della National Academy of Science, ha riscontrato la presenza, nel campione preso in esame, di quantità rilevanti di magnetite, un ossido di ferro, che, come spiega al sito inglese la professoressa Barbara Maher della Lancaster University, è particolarmente tossico, perché favorisce la creazione di radicali liberi in grado di creare u danni ossidativi nei tessuti del cervello, una delle caratteristiche principali del morbo di Alzeheimer. 

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