Una gomma sintetica completamente degradabile che renda più “green” gli pneumatici e permetta di rigenerare nuova materia dalla gomma esausta. È il progetto al quale sta lavorando il gruppo di ricerca composto dagli scienziati del California Institute of Technology coordinati dal Prof. Hassan S. Bazzi del del Texas A&M University campus in Qatar (TAMU-Qatar).
La volontà dei ricercatori, come si legge sul sito pneurama.com, è quella di utilizzare il ciclopentene, sottoprodotto della raffinazione, per ricavare polipentenamero, sostanza simile alla gomma naturale. Dal materiale così ottenuto è possibile ottenere, a basse temperature e ridotto consumo energetico, gli elementi chimici utili alla produzione di una nuova gomma.
Quella di rendere i PFU (pneumatici a fine vita) meno impattanti per l’ambiente non è un’idea nuova: in alcuni casi vengono impiegati come elementi d’arredo in strutture ristorative o in abitazioni private. E grandi case automobilistiche sono al lavoro per produrre pneumatici sostenibili: da Goodyear che, in collaborazione con Novamont, lavora per sostituire l’inquinante nerofumo con un amido di mais a Michelin che sta cercando di rimpiazzare il copolimero stirene-butadiene (o gomma SBR, dall’inglese Styrene Butadiene Rubber) con sfalci e paglie di cereali e barbabietole.
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