Secondo uno studio realizzato dalla società di consulenza Rystad Energy gli Stati Uniti hanno superato sia l’Arabia Saudita, sia la Russia collocandosi in una posizione di leadership a livello mondiale per quanto riguarda le riserve di petrolio. In particolare, come scrive il Guardian, dal report emerge come gli USA possano contare su una riserva di 264 miliardi di barili di petrolio, mentre la Russia su 256 miliardi e l’Arabia Saudita su 212 miliardi.
“Abbiamo fatto questa analisi comparativa, ogni anno, e questo è il primo anno che abbiamo visto che gli Stati Uniti sono al di sopra Arabia Saudita e Russia”, spiega al sito inglese Per Magnus Nysveen, capo di analisi a Rystad Energy che sottolinea come il fenomeno potrebbe essere legato all’aumento, nel corso degli ultimi 2 anni, del numero di scoperte nel Bacino Permiano in Texas e allo sviluppo di tecnologie sempre più innovative per l’estrazione dello scisto.
La ricerca traccia, inoltre, un quadro dello scenario futuro del settore. A livello mondiale se la richiesta di petrolio manterrà gli attuali ritmi si potrà andare avanti solo per i prossimi 70 anni, anche perché contemporaneamente il numero delle auto raddoppierà a livello mondiale nei prossimi 30 anni. In questo contesto, sottolinea lo studio, appare chiaro come il petrolio da solo non possa far fronte alla crescente necessità di carburante legato al trasporto individuale.
In questo senso un ruolo centrale, secondo Nysveen, sarà rivestito dalle auto elettriche che nel giro di 30 anni registreranno un trend di crescita nei Paesi Occidentali, ma che allo stesso tempo non potranno diffondersi in quelle zone in cui ci sono difficoltà nell’accesso all’elettricità.
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